Retine di plastica, #nelnostropiccolo continua la sua battaglia: «Sì a quelle compostabili» Incontro con la Guardia costiera

AMBIENTE - «È una svolta definitiva, l'obiettivo preposto: vietare l'uso delle retine di plastica e passare a quelle in fibra vegetale e perciò compostabile. Qualora siano ancora in fase sperimentale, partire subito con la sperimentazione. Il tutto sarà possibile solo con la partecipazione delle amministrazioni coinvolte che, sicuramente, avranno i mezzi necessari per aprirsi un varco in Regione, dove dovrà avvenire il cambio della legge. La nostra non è una guerra contro chi le usa, ma una battaglia per tentare di proteggere il nostro mare, bene indiscutibilmente prezioso del nostro territorio»

Retine in plastica (foto da #nelnostropiccolo)

«Un altro piccolo passo, ieri, in questa strada lunghissima e difficile, per tentare in qualche modo di proteggere il nostro mare, stuprato dai rifiuti. Dopo aver chiesto aiuto alla Guardia Costiera di Porto San Giorgio, ieri è toccato alla Capitaneria di Porto di San Benedetto. Si è svolto lì un incontro con il comandante del presidio sambenedettese». A parlare è una delegazione di donne, come sempre, quella di #nelnostropiccolo, che si mobilita spendendo tempo ed energia, mettendo in campo coraggio e determinazione. La delegazione è stata accompagnate da Luigi Silenzi, coordinatore del Tag Costa Mare, e Anna Maria Bozzi del circolo Laudato sii, di Montottone.

«All’incontro sono state invitate anche le amministrazioni di Fermo e Porto San Giorgio, in maniera ufficiale, via mail, assenti per impegni amministrativi. È una svolta definitiva, l’obiettivo preposto: vietare l’uso delle retine di plastica e – rimarcano da #nelnostropiccolo – passare a quelle in fibra vegetale e perciò compostabile. Qualora siano ancora in fase sperimentale, partire subito con la sperimentazione. Il tutto sarà possibile solo con la partecipazione delle amministrazioni coinvolte che, sicuramente, avranno i mezzi necessari per aprirsi un varco in Regione, dove dovrà avvenire il cambio della legge. La nostra non è una guerra contro chi le usa, ma una battaglia per tentare di proteggere il nostro mare, bene indiscutibilmente prezioso del nostro territorio. E, il dramma delle retine, perché di dramma si tratta, viste le condizioni in cui è stato ridotto il mare, non può più essere taciuto. Certi della sensibilità su questo argomento dei nostri politici locali, auspicando in un rapido approccio al problema, #nelnostropiccolo resta a disposizione del territorio, fattivamente e in modo determinato, come avviene da quasi cinque anni».


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