L’Arcidiocesi di Fermo a Roma per vivere il Giubileo diocesano

FERMO - L’orario di partenza è nella notte fra oggi e domani, fra le 1.30 e le 3. I pullman partiranno scaglionati così da facilitare il viaggio, le fermate in autogrill e gli arrivi a Roma

L’Arcidiocesi di Fermo è pronta a vivere il suo Giubileo diocesano a Roma. Dopo settimane di prenotazioni, le liste dei fedeli che parteciperanno sono definite: 3844 sarà il numero di pellegrini provenienti da tutte e nove le vicarie della diocesi, che sabato 15 marzo partiranno alla volta di Roma. Cinquanta i sacerdoti, 6 i diaconi presenti: tutti guidati dall’Arcivescovo di Fermo, S.E. Mons. Rocco Pennacchio.

 

Numerose le liturgie penitenziali organizzate dai parroci nei giorni precedenti alla partenza: momenti di preghiera e confessioni che hanno permesso ai fedeli di prepararsi al meglio sperimentando l’infinita misericordia del Signore.

 

L’orario di partenza è nella notte fra oggi e domani, fra le 1.30 e le 3. I pullman partiranno scaglionati così da facilitare il viaggio, le fermate in autogrill e gli arrivi a Roma. 

 

Alle ore 10 è fissato il ritrovo dei pellegrini in Piazza Pia, da dove partirà il pellegrinaggio lungo Via della Conciliazione alle ore 10.15. Preghiera, silenzio e canti accompagneranno il percorso. Superati i controlli ai metal-detector all’inizio di Piazza San Pietro, si attraverserà la Porta Santa e si prenderà posto lungo la navata centrale della Basilica di San Pietro. Sarà li infatti che la Diocesi potrà partecipare alla Santa Messa, presieduta dall’Arcivescovo all’altare della Confessione, sotto lo splendido baldacchino del Bernini. 

 

Terminata la messa, ciascuna parrocchia ha pensato ad un programma diverso secondo le proprie esigenze: alcuni attraverseranno una seconda porta santa, altri avranno del tempo libero. Per tutti, è fissato l’orario di ripartenza tra le 17.00 e le 18.00. 

«Sarà sicuramente un’intensa esperienza di Chiesa, bella ed emozionante, che – concludono dall’Arcidiocesi – permetterà a tutti i presenti di sperimentare a pieno la bellezza dell’essere un unico corpo in cammino dietro al Signore». 


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