Attimi di tensione stamattina al porto quando ai tecnici incaricati dal Comune, ed accompagnati da agenti della Polizia locale e dal segretario generale dell’ente, è stato impedito l’accesso all’interno dello stabile che ospita gli uffici della Marina. Il personale comunale era impegnato, per conto del Demanio, nello svolgimento di alcuni controlli e misurazioni di routine interne alla struttura portuale turistica, conseguenti alla pronuncia del Consiglio di Stato e del Tar prima.
Si tratta, in sostanza, di una ricognizione dei beni finalizzata alla restituzione della struttura al Comune entro maggio, vista la decadenza della concessione in capo alla società Marina avallata dalla autorità giudiziaria amministrativa. Parte del lavoro è stata effettuata dai tecnici tra le banchine e le strutture date in concessione senza problemi di sorta, così da effettuare un inventario quanto più dettagliato dei beni presenti e di quelli che dovranno essere oggetto di restituzione all’ormai ex gestore. Insomma una fotografia dello stato dei luoghi ad oggi. Ma quando si è trattato di chiedere l’ingresso anche negli uffici della Marina per effettuare analoghe misurazioni, i rappresentanti del Comune sono stati fermati dal personale della società.
Ne sarebbe scaturito qualche diverbio, al punto che si è reso necessario anche l’intervento dei Carabinieri di Porto San Giorgio, chiamati da entrambe le parti per riportare la calma e fare chiarezza sulle procedure in atto. A quanto pare, infatti, la società Marina avrebbe nominato un liquidatore di fiducia e lo avrebbe comunicato nella giornata di ieri al Comune. Il fatto che quest’ultimo non potesse tuttavia essere presente durante il sopralluogo, ha spinto il Comune a sospendere le operazioni di inventario e a posticiparle alla prossima settimana.
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