Presente Salvatelli, assente la Vagnozzi. L’ultima assemblea cittadina di FdI ha visto la riconferma di Andrea Agostini alla guida del partito a Porto San Giorgio. I più maliziosi hanno però notato l’assenza della consigliera comunale e provinciale, Giulia Vagnozzi, eletta tre anni fa nella civica Insieme, in quota FdI, ma che alcuni rumors darebbero vicina alla Lega. «Sono lontana dalla vita politica in questo momento -spiega la Vagnozzi riferendosi a queste indiscrezioni- mi occupo invece di assolvere al meglio al compito di consigliere comunale, eletto in una lista civica, e consigliere provinciale». Assente per impegni personali all’assemblea degli iscritti di FdI, la Vagnozzi, a cui probabilmente sarebbe andato anche un posto nel nuovo direttivo, rimarca che al momento non intende muoversi, escludendo dunque passaggi di casacche «dedico piuttosto tempo a dare il mio contributo all’Amministrazione comunale di cui faccio parte».
Chi invece era presente è l’ex vicesindaco, Lauro Salvatelli, ma solo in veste di simpatizzante, perché legato da una solida amicizia con Andrea Agostini. Oltre alla conferma di questo storico sodalizio, però, non c’è di più. Infatti Salvatelli è uscito da FdI dove era entrato due anni fa. «Ho stima di Andrea e lo reputo una delle figure di maggior spessore nello scenario politico locale» commenta Salvatelli che in questi mesi, seppur da osservatore dopo la sfiducia che si è visto recapitare una sera di settembre del 2023, ha continuato a monitorare l’azione amministrativa della giunta Vesprini giudicata dallo stesso «inefficace, approssimativa e vuota». Tanto da spingere il candidato più votato della lista Insieme a fare un pensierino in vista delle prossime amministrative. Ma questa volta con un salto di qualità. «Candidarmi a sindaco? Ci sto pensando perché mi sono arrivate diverse richieste» svela Salvatelli. C’è ancora tempo per la campagna elettorale, quasi metà del mandato Vesprini deve essere portato ancora a termine, ma l’annuncio dell’ex vicesindaco potrebbe spiazzare un pò tutti. Anche i partiti, gli stessi che tre anni fa rinunciarono al simbolo per dare vita alla coalizione civica. «Ho potuto saggiare con mano il distacco dei cittadini da questa Amministrazione, ed anche di chi l’ha votata, segno che non c’è una prospettiva e tanto meno una progettualità di fondo. Si continua a navigare a vista, basti pensare a quello che sta accadendo al commercio, e potrei portare ad esempio almeno una dozzina di progetti da me approvati e deliberati ma poi rimasti fermi al palo» prosegue ancora Salvatelli. Uno su tutti quello riguardante la realizzazione di nuovi loculi. «Si trattava di un investimento importante per dare degna sepoltura ai nostri defunti. Ad oggi sono 72 i loculi realizzati e completati quando ero assessore per togliere le salme dal deposito dove erano state allocate temporaneamente». Salvatelli punta l’indice anche contro il progetto di riqualificazione di Piazza Mentana. «Sono due anni che lo rinviano dopo averci messo più volte mano e ridotto i finanziamenti. Sarebbe interessante sapere se finalmente c’è anche l’ok della Sovrintendenza e se dopo l’estate il cantiere partirà». Qualcosa insomma sembra muoversi nell’agone politico dove un pò di fibrillazione le dichiarazioni di Salvatelli l’hanno portata. Non foss’altro perché qualche partito tradizionale del centrodestra, che ha supportato Vesprini “nell’esperimento civico”, starebbe valutando per le prossime elezioni amministrative di uscire dall’ombra e presentarsi all’elettorato con tanto di simbolo.
S.R.
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