Sicurezza, il sottosegretario Molteni: «Valutiamo tutte le ipotesi di rafforzamento di organici e presidi» Il Sap chiede l’Rpc (Video e Foto)

FERMO - Il sottosegretario al Viminale: «Questo territorio, in generale le Marche, è stato toccato da eventi criminali di particolare allarme. Il ministro ha annunciato interventi rapidi. Stiamo rafforzando la presenza dei presidi di sicurezza sul territorio. Tutte le ipotesi di rafforzamento degli organici, degli uomini e dei presidi viene valutata attentamente dal Governo». Il segretario nazionale Sap Paolini: «Persi 10mila agenti negli ultimi anni, a Fermo anche 80 o 100 in più sarebbero un aiuto enorme. Chiediamo alla politica l'approvazione del Decreto Sicurezza, in cui è presente la norma sulle body-cam». Il segretario Sap Fermo Patacconi chiede l'istituzione del Reparto Prevenzione Crimini: «E' l'unica possibilità per aumentare il numero di agenti sul territorio fermano che numericamente è sotto organico: altre soluzioni non sono percorribili. Il sindaco Calcinaro ha dato disponibilità di un locale»
Il sottosegretario Molteni in questura a Fermo per l'incontro Sap

di Roberto Cruciani (video e foto Simone Corazza)

«Ci sono le comunità locali che chiedono un rafforzamento della qualità della sicurezza. Da parte del governo c’è un impegno immediato, diretto e continuo per innalzarne il livello di qualità. La sicurezza si fa garantendo tutele e protezione alle forze di polizia, rafforzando gli organici, difendendo e aumentando i presidi sul territorio e approvando il disegno di legge “sicurezza”, appunto». Queste le parole dell’onorevole Nicola Molteni, sottosegretario al ministero dell’Interno, con delega proprio alla pubblica sicurezza, intervenuti questa mattina in questura, a Fermo, nell’ambito dell’evento “Chi difende i difensori?” organizzato dal Sap-sindacato autonomo di Polizia.

«Questo territorio, in generale le Marche, è stato toccato da eventi criminali di particolare allarme. Il ministro ha annunciato interventi rapidi. Stiamo rafforzando la presenza dei presidi di sicurezza sul territorio. Tutte le ipotesi di rafforzamento degli organici, degli uomini e dei presidi viene valutata attentamente dal Governo. Questo Esecutivo, rispetto ad altri del passato, non taglia sul personale, sapendo che abbiamo delle carenze che ci trasciniamo per alcune scelte sbagliate nel passato, e non chiude i presidi di sicurezza. Anzi stiamo stiamo rafforzandone la presenza sul territorio».

Nel corso del suo intervento, il segretario provinciale del sindacato autonomo di Polizia, Alessandro Patacconi, dal momento che nel Fermano non vi è un commissariato di Polizia (quello di San Benedetto del Tronto è stato elevato a commissariato di primo livello), ha chiesto l’istituzione, per le Marche, con relativo incremento di divise sul territorio anche Fermano, di un Reparto Prevenzione Crimini. «Nel Fermano vi sono problemi principalmente sulla costa. I cittadini possono stare tranquilli sulla presenza ma l’organico della nostra Questura non è sufficiente per coprire tutti i servizi necessari, come problematiche legate all’ordine pubblico ed eventi sportivi ad esempio. E’ necessario arrivare ad un organico pieno come previsto». E i numeri non mentono affatto in tal senso: «Alla Questura mancano 15 elementi, alla Polizia Stradale (divisa tra Porto san Giorgio e Amandola) manca una metà del personale: a Porto San Giorgio siamo a 25 a fronte dei 46 previsti, ad Amandola 7 colleghi presenti ma ne sarebbero previsti 14. Unico ufficio che è in regime pieno è la sotto sezione autostradale di Porto San Giorgio.
Siamo l’unica Provincia che non ha un commissariato e l’unica soluzione è l’istituzione de Reparto Prevenzione Crimine. E’ vero che lavora a livello regionale ma nelle Marche attualmente non c’è. Per fare servizio a Lido Tre Archi ci avvaliamo del Reparto di Perugia. Tra l’altro il sindaco Calcinaro ha messo a disposizione un locale per istituire un Rpc a Fermo. E’ l’unica soluzione per incrementare il personale nella nostra provincia, non ce ne sono altre concretamente percorribili».

Il segretario nazionale Sap, Stefano Paolini è andato nel dettaglio della situazione: «Il problema sicurezza è omogeneo in tutto il territorio e le Marche sono state ultimamente teatro di violenza verso colleghi, penso a quanto avvenuto a San Benedetto (con una poliziotta gravemente ferita a una mano, ndr). Anche in luoghi dove la violenza è meno cruenta non va abbassata l’attenzione. I presidi sul territorio sono importanti per essere vicini ai cittadini ma c’è un problema di organico. Complessivamente mancano 10mila unità: nel 2010 eravamo circa 109mila, oggi siamo 98mila. Diecimila unità in meno significa quasi 100 in meno per ogni città: in provincia di Fermo ecco che anche 80-100 unità in più darebbero un apporto significativo. Le zone da attenzionare sono quelle lontane dai presidi di Polizia, dove si creano dei ghetti come le stazioni ferroviarie. A Molteni e alla politica chiediamo che venga approvato il Decreto Sicurezza prima possibile: tra le varie norme ci sono quelle sulle body cam, ovvero le telecamere sulle divise, che darebbero trasparenza al nostro agire ed eviterebbero tante strumentalizzazioni, mostrando al cittadino come agiamo sul territorio».

Ad accogliere il sottosegretario, questa mattina in questura, il prefetto di Fermo, Edoardo D’Alascio, il questore di Fermo, Luigi Di Clemente, il segretario nazionale Sap, Stefano Paolini, insieme al suo omologo provinciale Alessandro Patacconi, le più alte cariche provinciali delle forze dell’ordine e diversi amministratori del territorio. A moderare l’incontro, Laura Zaccari, consigliere provinciale Sap Fermo. Presente anche l’avvocato Fulvia Bravi.

Il sottosegretario Nicola Molteni (al centro). Alla sua sin. il prefetto Edoardo D’Alascio. Alla sua dx il questore Luigi Di Clemente

Alessandro Patacconi

Stefano Paoloni


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