Sanità, Pua: cosa sono e come funzionano. I primi dati nel Fermano

FERMANO - L'azienda sanitaria: «I tre Pua hanno accolto complessivamente, dal 17 febbraio scorso ad oggi, 111 utenti (tutti residenti nei Comuni afferenti agli Ambito Territoriali di riferimento e 2 provenienti da fuori regione)»

Il Pua (Punto Unico di Accesso) è il luogo dove si accoglie la persona con tutti i suoi bisogni sociali e sanitario e dove si realizza l’integrazione socio-sanitaria tra Azienda sanitaria territoriale, Ambiti territoriali sociali e Comuni.
Nel Fermano sono stati già attivati il Pua centrale a Fermo, e due Pua territoriali (a Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio). Il Pua centrale opera in back office ed è un servizio costituito da operatori e uffici che servono a far funzionare l’intero sistema organizzativo, compreso il front-office. I “territoriali” hanno funzioni di accoglienza e ascolto, informazione e orientamento, rilevazione e valutazione dei bisogni sociali, sanitari e socio-sanitari, così come l’attivazione di servizi sociali, sanitari e socio-sanitari. I Pua hanno l’obiettivo, infatti, di promuovere il primo accesso ai servizi sociali e sanitari, agevolando e semplificando l’integrazione. Si prefiggono anche di orientare le persone e le famiglie sui diritti alle prestazioni sanitarie, sociali e socio-sanitarie così come garantire un accesso unitario superando la frammentarietà dell’accesso alle prestazioni.
Possono rivolgersi ai Pua tutti i cittadini residenti o temporaneamente presenti sul territorio e che hanno un bisogno sociale, sanitario o socio-sanitario. Non ci sono limiti di età.

Alcuni dati sugli accessi dalle inaugurazioni ad oggi comunicati dall’Ast: «I tre Pua hanno accolto complessivamente, dal 17 febbraio scorso ad oggi, 111 utenti (tutti residenti nei Comuni afferenti agli Ambito Territoriali di riferimento e 2 provenienti da fuori regione). Il Pua centrale di Fermo ha accolto, a seguito di specifiche segnalazioni, 19 utenti (di cui 9 anziani, 7 adulti, due disabili e un minore) tutti con bisogni altamente complessi. Il Pua di Porto Sant’Elpidio ha accolto 61 utenti: 56 anziani (49 con bisogno semplice e 7 con bisogno complesso), 3 adulti (tutti con bisogno complesso), un minore e un disabile (entrambi con bisogno complesso) Il Pua di Porto San Giorgio ha accolto 31 utenti: 29 anziani (di cui uno con bisogno complesso) e due adulti (di cui uno con bisogno complesso)».

 

Il Pua centrale (in via Zeppilli 18, a Fermo. Tel 0734-6253017/18/19 – puacentrale.ast.fm@sanita.marche.it) non prevede un rapporto diretto con l’utenza, ma di coordinamento e di presa in carico dei casi più complessi. Quello di Porto Sant’Elpidio (presso il presidio distrettuale in via della Montagnola 90 – tel. 0734-6253008) è aperto al pubblico il lunedì dalle 14 alle 17 e il giovedì dalle 8,30 alle 12,30 (puaportosantelpidio.ast.fm@sanita.marche.it). Quello di Porto San Giorgio (presso il presidio distrettuale in via Leonardo da Vinci 7 – tel. 0734-6253009) è aperto il martedì dalle 8,30 alle 13,30 e il giovedì dalle 14,30 alle 17.30 (puaportosangiorgio.ast.fm@sanita.marche.it).
Dopo le attivazioni dei Pua di Porto Sant’Elpidio (il 17 febbraio scorso) e di Porto San Giorgio (18 febbraio scorso), entro fine anno partiranno anche quelli previsti nelle sedi di Case di Comunità, ossia Sant’Elpidio a Mare, Montegiorgio, Petritoli e Montegranaro. Al vaglio l’attivazione di Pua anche in eventuali Case di Comunità a Fermo e Amandola. In quest’ultimo caso l’attivazione è subordinata alla definizione di un protocollo tra Ast Fermo, Ambito XXIV e Ast Ascoli Piceno. L’Azienda sanitaria fermana ha anche deciso di stilare, nelle prossime settimane, un primo bilancio dell’attività dei Pua per verificare le attività svolte, le tipologie di prestazioni richieste e l’indice di gradimento degli orari da parte dell’utenza per poi valutare eventuali modifiche e modulazioni.


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