Strade autorizzate dalla prefettura per autovelox rilevamento a distanza senza contestazione immediata, Berdini: «La velocità va ridotta»

PEDASO - Il punto del sindaco Vincenzo Berdini: «Ho fatto domanda alla Prefettura per il controllo della velocità, la quale aveva chiesto a tutti i Comuni di fare richiesta a chi ne avesse avuto l'intenzione. Noi abbiamo sempre comunicato la presenza del dispositivo di controllo, sia alla Questura che alla Prefettura che mi ha telefonato per dirmi che per Pedaso, il controllo era stato accettato solo per la strada Statale e non per la Valdaso»

di Serena Murri

Dopo il sì della Prefettura all’autovelox, a Pedaso controlli attivi già dai prossimi giorni. Il Prefetto, infatti, con specifico decreto, ha autorizzato l’installazione e l’utilizzo di mezzi tecnici di controllo del traffico finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni relative ai limiti di velocità (articolo 142) e sorpasso (148), senza la contestazione immediata, individuando i tratti della rete stradale provinciale dove sarà possibile l’installazione delle apparecchiature. Il decreto nel quale vengono elencate le strade, è consultabile sul sito della Prefettura (clicca qui). Tra i Comuni coinvolti, quello di Pedaso relativamente alla strada Statale 16, dal km 368 al km 369.

Il sindaco di Pedaso, Vincenzo Berdini ha spiegato: «Dopo che la Cassazione ha obiettato sulla regolarità degli strumenti di rilevazione, il Ministero ha deciso di concederli su quelle strade in cui si sono manifestati incidenti. Noi avevamo istituito l’autovelox da due anni ma non sul centro abitato. L’iniziativa non era per fare cassa ma era nata dall’insistenza dei concittadini della Valdaso che lamentavano la velocità delle auto alla luce del fatto che abbiamo tolto i semafori e dopo la realizzazione della rotatoria, la gente ha la tendenza ad andare veloce, anche a sud e a nord del paese, da lì nasce l’esigenza del controllo».

Per questo «ho fatto domanda alla Prefettura per il controllo della velocità, la quale aveva chiesto a tutti i Comuni di fare richiesta a chi ne avesse avuto l’intenzione. Noi abbiamo sempre comunicato la presenza del dispositivo di controllo, sia alla Questura che alla Prefettura che mi ha telefonato per dirmi che per Pedaso, il controllo era stato accettato solo per la strada Statale e non per la Valdaso, poiché negli ultimi 5 anni non vi sono stati incidenti importanti. Ho obiettato quel criterio, dato che la Valdaso è tutta dritta e con la strada larga, c’è chi si lascia andare a schiacciare il piede sull’acceleratore. Inoltre, i dossi (installati diversi anni fa n.d.r.) nel tratto di Valdaso che in qualche modo costringevano a rallentare e che sono stati tolti per asfaltare, non verranno installati nuovamente perché abbiamo scoperto che non sono previsti dal codice della strada. Anche per questo avevo chiesto l’autovelox con insistenza, per costringere le persone ad andare più piano. Almeno per quanto riguarda l’attraversamento pedonale poco dopo il sottopasso dell’autostrada, la società ha realizzato un attraversamento pedonale, in prossimità del rifornimento, che di notte riconosce il pedone e vengono illuminate le strisce pedonali. A breve ne installeremo un altro, dello stesso tipo, lungo la strada Statale subito dopo la rotonda, in direzione nord».

Come comunicato dall’app Mycity del comune di Pedaso, i controlli della velocità, sarebbero già dovuti partire nella giornata di ieri ma il controllo, per un disguido tecnico, verrà riproposto nelle mattine di giovedì 27 marzo e lunedì 31 marzo in zona cimitero con un dispositivo mobile la cui presenza dovrà essere segnalata.

«Continueremo come facevamo prima – ha promesso Berdini – calendarizzando i controlli quattro volte al mese. Fosse per me metterei il dispositivo fisso, se non costasse due o tremila euro, così la gente si abituerebbe ad andare più piano». Il consiglio è dunque quello di non superare la velocità dei 50 chilometri orari per evitare multe e ritiri della patente.

CLICCA QUI PER LEGGERE IL DECRETO

 

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