Reti territoriali e welfare di prossimità. Risultati e virtù del progetto “Non solo pane”

AMANDOLA - Alcuni dati evidenziano l'importanza del lavoro di rete: 120 le persone ascoltate e aiutate,  75 le famiglie sostenute con il pacco alimentare mensile e con la distribuzione di farmaci (in maggioranza famiglie con bambini), 10 percorsi di inclusione attivati e 4 persone disoccupate e con fragilità re-inserite nel mondo del lavoro.

Condivisione, inclusione sociale e comunità sono la forza del welfare di prossimità. Si è svolto ad Amandola, sabato 22 marzo, il seminario dal titolo “Reti territoriali e welfare di prossimità”. Le riflessioni da parte dei relatori e  dei partecipanti  hanno permesso di approfondire il tema del welfare di prossimità a partire da esperienze concrete.

Sono intervenuti Donatella Rossi Brunori (membro consiglio di amministrazione della Fondazione Carisap), Barbara Moschettoni (direttrice della Caritas Diocesana),  don Cristian Bulai (assistente delle Acli Diocesi di Fermo),  Castagna Stefano (coordinatore progetto “non solo pane”), Adolfo  Marinangeli (sindaco di Amandola) e Roberto Paoletti (presidente Acli Provinciale Ascoli Piceno).

«La collaborazione in rete consente di mettere a sistema forze diverse e di raggiungere una platea sempre più vasta di persone, favorendo la generatività. I risultati del primo anno del progetto “Non solo pane”, sostenuto dalla Fondazione Carisap, confermano che proprio la collaborazione ha permesso di aiutare ed accompagnare molte più persone e famiglie. Grazie alla cooperazione sono state attivate nuove risorse utili  per le “vecchie” e “nuove povertà” che caratterizzano il territorio montano» fanno sapere dall’organizzazione dell’evento.

Alcuni dati evidenziano l’importanza del lavoro di rete: 120 le persone ascoltate e aiutate,  75 le famiglie sostenute con il pacco alimentare mensile e con la distribuzione di farmaci (in maggioranza famiglie con bambini), 10 percorsi di inclusione attivati e 4 persone disoccupate e con fragilità re-inserite nel mondo del lavoro.

Il coordinatore del progetto, dott. Stefano Castagna,  evidenzia che «un risultato molto positivo del progetto è proprio il fatto che  questa alleanza, tra enti del terzo settore ed enti pubblici, ha permesso di offrire un aiuto concreto alle persone e famiglie in situazione di fragilità, grazie alle risorse e competenze dei partner».

Per Mario Bonifazi, presidente di Acli provinciale di Fermo, «la possibilità di  offrire una formazione e un aggiornamento sulle misure assistenziali, bonus, agevolazioni ed interventi che si possono proporre alle persone in difficoltà è un ulteriore aspetto rilevante, in positivo, di questo progetto».

Roberto Paoletti, presidente di Acli Provinciale di Ascoli Piceno,  sottolinea che «costruire reti di welfare territoriale è indispensabile per affrontare i nuovi bisogni e promuovere il benessere della comunità».

 

Partner del progetto “non solo pane” sono: l’associazione Acli provinciale di Fermo, la Caritas parrocchiale di Amandola, la Fondazione Caritas in veritate, l’associazione Centro di Solidarietà dei Monti Sibillini, la cooperativa sociale Tarassaco e gli Enti Pubblici del territorio.

Per maggiori informazioni: www.caritasdiocesifermo.it 


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