di Sandro Renzi
Per Porto San Giorgio la Prefettura di Fermo ha autorizzato l’installazione dell’autovelox per rilevamento a distanza senza contestazione immediata solo in un tratto di strada, vale a dire via Collina, più precisamente lungo la SS 210 dal km 0 al km 0 +700. Si tratta, in buona sostanza, della strada che collega la città al capoluogo di provincia, percorsa ogni giorno da centinaia di autovetture in entrambe le direzioni e gioco forza, più attenzionata dalle forze dell’ordine, anche in considerazione della presenza di un incrocio ugualmente trafficato a poche centinaia di metri e spesso teatro di incidenti anche di giorno, ossia quello con la statale Adriatica. Qui, ma non solo, si è reso necessario fare in modo che gli automobilisti rispettino il limite di velocità.
L’obiettivo ribadito dal sindaco Valerio Vesprini e dal comandate della Polizia locale, Giovanni Paris, resta uno: garantire la sicurezza sulla strada. In base al decreto firmato dal prefetto D’Alascio, l’installazione dell’autovelox potrà avvenire in determinate strade di alcuni Comuni (tra questi ad esempio Pedaso, Porto Sant’Elpidio e Montegranaro) senza l’obbligo della contestazione immediata. Va detto che le strade segnalate alla prefettura sono state oggetto di un confronto con i Comuni chiamati al tavolo dopo l’estate e che via XX Settembre, nel caso specifico di Porto San Giorgio, non è stata indicata tra le arterie in cui sarebbe stato possibile installare l’autovelox come in passato. E non perché il Comune abbia dimenticato di segnalarla, ma perché la strada non risponde ai nuovi requisiti previsti dalla norma e necessari per autorizzarne l’attivazione. «Nessuno pensa a fare cassa, sia chiaro» rimarca il primo cittadino «è la sicurezza quello che ci preme e su quella strada purtroppo non si va piano». Gli accertamenti in corso in via Collina rientrano tra le attività programmate e di prevenzione dunque.
«Ricevo ogni giorno richieste per installare dossi o autovelox –prosegue Vesprini- me lo hanno chiesto per via N. Sauro, viale Cavallotti, via della Repubblica, il lungomare e ricordo perfettamente la petizione con tanto di firme per avere un autovelox anche in via XX Settembre. Servizio quest’ultimo che abbiamo potuto garantire finché ci è stato possibile tenendo conto per l’appunto del codice. Ma torno a dire che non c’è alcuna volontà di fare cassa con le multe». Qualche polemica la presenza dell’autovelox in via Collina, anche per un paio di giorni consecutivi, a dire il vero l’ha sollevata tra i cittadini. Ma i numeri raccontano un’altra storia. «Il decreto prefettizio è stato adottato il 14 marzo e noi abbiamo ripreso i servizi il 19 e ripetuto il 20 ma solo di pomeriggio» spiega Paris «se poi andiamo a leggere i numeri si scopre che solo lo 0,35% degli automobilisti viene sanzionato su quella strada». Già, tra gennaio e giugno dello scorso anno sono stati effettuati 17 servizi in 25 settimane e su 60.639 veicoli transitati, tecnicamente i fotogrammi di presunte violazioni sono stati 218: per l’appunto lo 0,35%. «La media –chiarisce ancora Paris- è di un servizio a settimana e se ne abbiamo fatti un paio consecutivi è perché ci siamo accorti che negli ultimi tempi la velocità è aumentata in quel tratto e bisogna far rispettare il limite». A decidere dove, quando e quanti servizi fare è la Polizia locale. La ditta incaricata, che deve presiedere l’impianto di autovelox con il proprio personale, viene pagata solo su chiamata. «Ed è capitato in più occasioni che non siano stati elevati neanche verbali» ricorda infine il comandante Paris.
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