Dal 1969 ad oggi: ecco la storia della Fratres di Montegiorgio con i suoi 500 donatori attivi

MONTEGIORGIO – La Fratres a Montegiorgio nasce ufficialmente 56 anni fa su iniziativa dell’agostiniano Padre Ilario Ilari e di Silvio Cesetti Roscini. Una storia caratterizzata da tanti personaggi che ne hanno segnato il cammino. Un rapporto stretto con la Misericordia e con l’Avis Comunale di Montegiorgio, con cui la collaborazione è solida e duratura
Il Consiglio Direttivo Fratres Montegioorgio

Il Consiglio Direttivo Fratres Montegioorgio

Già dal nome si capisce la forza di una storia che dura dal 1969 ovvero Fratres, ovvero Fratelli nel segno della solidarietà. E’ questa la storia e il messaggio del Gruppo Donatori di sangue Fratres di Montegiorgio. Un gruppo che nasce per volontà dell’agostiniano Padre Ilario Ilari, allora parroco di Sant’Andrea, e di Silvio Cesetti Roscini che sarà anche il primo presidente. Insieme a loro in quel primo viaggio alla volta di Firenze anche Enrico Sebastiani e Arduino Cesoni. Nel corso degli anni poi succederanno nel ruolo di presidente a Roscini i vari Marco Vita, Massimo Cupillari (entrambi per otto anni di mandato), poi quattro anni di Daniela Maglianesi mentre da sei anni c’è Marrigo Marziali.

L’attuale consiglio direttivo è composto da Samuele Salvatori (vicepresidente), Mariano Ferrini (segretario), Marco Vita (referente regionale della Fratres), Luciano Rischioni (capogruppo) oltre ai consiglieri Leonardo Rischioni, Lorenzo De Santis, Giuseppe Follenti, Domenico Buono (tesoriere), Tania Cartechini e Gianni Vita mentre Armando Benedetti è assistente sanitario e Don Pierluigi Ciccarè è assistente spirituale.

«Attualmente siamo intorno ai 500 donatori effettivi – sottolinea il presidente Marziali – ma, con i donatori emeriti, arriviamo intorno a quota 800. Il gruppo cresce come numero e ne siamo felici anche se bisogna sottolineare come il 2024 sia stato un anno critico per le donazioni. La mancanza di dottori è stato un duro colpo e siamo rimasti intorno alle 550 donazioni annue tra sangue e plasma quando solo l’anno precedente la quota era di 800 donazioni. In linea generale siamo ad una media di 800 donazioni annue anche al netto della difficoltà di reperire medici che ha messo in difficoltà l’asse di Fermo».

Il Presidente Fratres Montegiorgio Marrigo Marziali

Un’associazione che marca la storia di Montegiorgio con diversi personaggi storici che ne hanno segnato il destino e favorito lo sviluppo numerico e qualitativo nel corso del tempo. «Nella storia del nostro gruppo non possiamo assolutamente dimenticare Mirta Manica, lei negli anni ’80 ha provveduto a tutto quello che era necessario a livello organizzativo, basti pensare al coinvolgimento dei donatori. E’ stata una seconda madre per l’intera Fratres».

A Montegiorgio il concetto di dono è molto importante visto che convivono sia la Fratres che l’Avis con tantissimi iscritti: una convivenza che va avanti nel segno della grande collaborazione reciproca: «Siamo due associazioni ma in realtà ne siamo una soltanto praticamente, il nostro obiettivo è fare del bene agli altri. Collaboriamo insieme nella gestione e nell’accoglienza al centro trasfusionale di Montegiorgio nei tre giorni della settimana dedicati: lunedì, mercoledì e venerdì. Dei 14 donatori giornalieri, sette sono dell’Avis e sette della Fratres. Ci alterniamo nell’accoglienza che viene fatta all’ingresso stabilendo in giorni, con la massima disponibilità per ogni esigenza reciproca».

Realtà consolidatissima e storica a Montegiorgio ma anche riconosciuta a livello nazionale all’interno delle Fratres con rapporti trentennali che vanno avanti: «Dal 1991 siamo gemellati con la Fratres di Treggiaia, un località del comune di Pontedera, in Toscana. Ogni anno, nella terza domenica di luglio, andavamo da loro e portavamo il Testimone, una targa. Quando poi, alla seconda domenica di ottobre c’è la Festa del Donatore da noi, loro sono nostri ospiti e riportano il Testimone. Un loro associato, Mirello Morelli, è legatissimo a noi e ogni qualvolta c’è occasione lo coinvolgiamo. Lui è sempre molto disponibile ed è un qualcosa che ci gratifica».

Determinante anche il rapporto strettissimo con la Confraternita della Misericordia che con la Fratres è legata a doppio filo ed è presente a Montegiorgio da sempre. Proprio la Misericordia toscana, fiorentina per l’esattezza, decise di occuparsi negli anni sessanta della donazione di sangue dando vita appunto alla Fratres. «Tra il nostro gruppo – conclude il presidente Marziali – e la Misericordia il rapporto è strettissimo, noi nasciamo in seno a loro. Siamo legatissimi e tantissime delle iniziative a cui prendiamo parte sono fatte in collaborazione, direi quasi in simbiosi». E per celebrare l’importanza del dono e della solidarietà nel giugno del 2022 è stato inaugurato il Monumento al Donatore di Sangue a Montegiorgio, con la partecipazione appunto di Avis e Fratres, voluto per simboleggiare l’importanza di chi dona, a sostegno dell’intera collettività.

Roberto Cruciani

(Foto di Mariano Ferrini)


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