Erasmus +, lo sport unisce le comunità

SITTING VOLLEY - Il club turco Eskişehir Ogretmenler Sports Club, vincitore del progetto di respiro europeo per lo sport, ha scelto Fermo per studiare la disciplina paraolimpica al fianco della realtà di Serie A1, la Scuola di Pallavolo Fermana

FERMO – Lo sport unisce, vecchio adagio ma sempre vero. Come nel caso del sitting volley, disciplina paraolimpica ideata per permettere di far giocare insieme a pallavolo atleti con disabilità fisica e normodotati stando seduti per terra.

A farla conoscere diffusamente nel territorio e a livello regionale per prima dal 2016 e a praticarla è la Scuola Pallavolo Fermana del presidente Remo Giacobbi, che è ora d’esempio a livello internazionale: è stata infatti scelta dal club turco di sitting volley Eskişehir Ogretmenler Sports Club della città di Eskişehir in Turchia (capoluogo dell’omonima provincia, 861.000 abitanti) che si è aggiudicato un progetto europeo Erasmus + Sports per collaborare ed apprendere come la società fermana si prepara e gioca a sitting nel corso di una trasferta di una settimana che avverrà a Fermo in autunno.

In questi giorni una rappresentanza è giunta in città per un primo momento conoscitivo della realtà locale accompagnata dal coach della Scuola Pallavolo Fermana Lorenzo Giacobbi ed essere poi ricevuta a Palazzo dei Priori dal sindaco Paolo Calcinaro e dall’assessore allo sport Alberto Scarfini, che hanno sottolineato come lo sport sia sempre più un linguaggio universale, un ponte fra i popoli rallegrandosi ed esprimendo gratitudine per aver scelto la città di Fermo per questo progetto nel quale saranno guidati dalla Scuola Pallavolo Fermana foriera di questa disciplina, per la quale la società fermana ottiene ed ha ottenuto riconoscimenti importanti, contribuendo a trasmettere un messaggio positivo di inclusività che lo sport è in grado di veicolare.

Lorenzo Giacobbi ha detto che «la società fermana è onorata di essere stata scelta da un club appartenente ad una nazione che è tra le prime 10 nel ranking europeo, segnale di un lavoro di qualità costruito negli anni e riconosciuto anche a livello internazionale. Inoltre sempre come Scuola Pallavolo collaboriamo da due anni con l’Università di Ankara (Turchia) per progetti Erasmus+, contribuendo a tenere vivo questo rapporto per la promozione sia dello sport inclusivo che in chiave turistica del nostro territorio».

Il sitting volley è nato in Olanda nel 1956 e introdotto nel programma delle Paralimpiadi nel 1980, è stato regolamentato dall’Organizzazione mondiale della pallavolo per disabili (Wovd) soltanto nel 2008. Le Paralimpiadi di Londra 2012 gli hanno restituito la giusta visibilità a livello mondiale e dall’ottobre 2013 anche la Federazione Italiana Pallavolo ha creato un apposito settore all’interno della sua attività per regolamentare e gestire questa disciplina.


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