«Sono rimasta basita e disarmata dalle dichiarazioni da Rossano Orsili, per cui ho nutrito e, nonostante tutto, nutro ancora rispetto». Replica così, l’ex assessore Michela Romagnoli, alla polemica aperta dal candidato sindaco che l’ha accusata di averlo estromesso dalla chat whatsapp dei commercianti del centro storico. Un rispetto che, nota, auspica tutti adottino in campagna elettorale, perchè «rancore e protagonismo non mi hanno mai contraddistinto e a maggior ragione non mi contraddistinguono in questa situazione».
Romagnoli si dice dispiaciuta e delusa provare «per un attacco così gratuito da chi mi voleva in coalizione con lui.
Avrebbe potuto scrivermi per capire e chiarire: non mettermi al patibolo ed etichettarmi con degli epiteti sui quali preferisco sorvolare. Ancora non ho esternalizzato pubblicamente la mia candidatura, meditata ,valutata e sofferta nella scelta, ma c’è chi si è premurato di gettarmi nel fango prima che iniziasse un sano contraddittorio».
Orsili ha infatti “spoilerato” la candidatura dell’ex assessore nella coalizione di centrodestra di Gionata Calcinari, che la Romagnoli ha appena accettato. Militerà nella lista Unione civica. Nel merito della presunta epurazione, Michela Romagnoli chiarisce che «la chat di cui Rossano parla è una mia chat privata che avevo creato e di cui pensavo di utilizzare i contatti semplicemente per promuovere la mia scesa in campo. Non mi sembrava carino e delicato, visto che fino a 10 giorni fa mi chiedeva di seguirlo nell’altra coalizione, che restasse nel gruppo in cui mi sarei confrontata ” a tu per tu “con i facenti parte. Ho ritenuto fosse un modo veloce per avere un gruppo di contatti invece di replicare e ricomporne un altro. Tra l’altro in quel gruppo non ho ancora scritto nulla. Se mai ci dovesse essere una chat istituzionale, chiunqe sarà l’assessore al commercio, è certo che equamente tutti saranno invitati a farne parte».
Romagnoli si definisce «mera cittadina appena candidata da un giorno e questo non mi distingue da nessun altro cittadino. Non dovevo dare comunicati istituzionali ai commercianti. Selezionavo una rosa di persone libere di esprimersi nei miei confronti. Erichettare questo come un gesto estremista a me, pacifista di natura e schiva ad ogni polemica e attacco, mi sembra davvero fuori luogo. Non ho problemi a scusarmi con Rossano se la mia “privata gestione di un gruppo” ha urtato la sua sensibilità. Vero che la miglior difesa è l’attacco, ma dare in pasto ai pellicani questa “mia volontà privata di crearmi un nuovo gruppo” mi lascia senza parole. Mi auguro che vista la premessa, la campagna elettorale non sia scontro, ma confronto leale, costruttivo, indenne da protagonismi, se il vero intento è rialzare le sorti della nostra Sem. Ho fatto una scelta senza interesse alcuno. Mi sembra inopportuno che mi si crocifigga perchè ho seguito la coerenza e il cambiamento di rotta, dando fiducia a nuovi timonieri e a un capitano che stimo».
Per chiudere, Romagnoli invita i cittadini all’attenzione e «ad individuare la bocca della verità perché, ahimè, sento vociferare già di promesse impossibili da mantenere. Ritengo che una delle peggiori cose che si possa fare al
prossimo è dare illusioni e false speranze pur conoscendone l’irrealizzabilità. La verità è l’unica che ripaga sempre facendoti camminare a testa alta ovunque e difronte a chiunque».
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