Gli alunni dell’Isc Betti in visita ai locali del San Francesco

SCUOLA - Una visita che rientra in un progetto della scuola intitolato "Il materiale e l’immaginario", promosso dalla Dirigente prof.ssa Anna Maria Isidori e dal collegio dei docenti, che, attraverso attività interdisciplinari, coinvolge gli alunni per far comprendere loro come le tracce del passato influenzano il presente e il futuro, promuovendo così la consapevolezza storica, culturale e ambientale

E’ stato emozionante per loro indossare caschetto e pettorina, ancora più emozionante essere dentro l’immobile che ha ospitato per anni la scuola media Betti a Largo Mora in zona San Francesco. In questi giorni gli alunni dell’Isc Betti, in particolare delle classi prime, hanno fatto visita all’edificio che è stata la sede storica della loro scuola e che ora è sede di un cantiere. Una visita che rientra in un progetto della scuola intitolato “Il materiale e l’immaginario”, promosso dalla Dirigente prof.ssa Anna Maria Isidori e dal collegio dei docenti, che, attraverso attività interdisciplinari, coinvolge gli alunni per far comprendere loro come le tracce del passato influenzano il presente e il futuro, promuovendo così la consapevolezza storica, culturale e ambientale.

Le classi prime della scuola secondaria si stanno occupando della ricerca storica sulla scuola del passato, la sede storica della Betti, le fonti, i documenti, l’attività nasce dall’esigenza di rafforzare l’identità e il senso di appartenenza, rendendo il processo di insegnamento-apprendimento più pertinente e motivante. Accompagnati dai loro insegnanti e presenti per l’Ufficio Tecnico del Comune di Fermo l’ing. Daniela Diletti (responsabile unico del procedimento), l’ing. Ainelen Bracalente e la geom. Lucia Raccichini, gli alunni hanno potuto vedere e conoscere le aule storiche, salire il mitico scalone ed avere un’idea di quanto questa scuola abbia rappresentato per generazioni di studenti e per la città. Attualmente all’interno dei locali dell’ex scuola media Betti proseguono gli interventi nell’ambito del progetto di restauro e di risanamento conservativo con miglioramento sismico dell’immobile, dopo la chiusura dell’edificio a causa del sisma del 2016. Si tratta di lavori che porteranno alla realizzazione di spazi per turismo scolastico, per coworking giovanile, area ristoro, luogo di aggregazione, sale espositive al piano terra e un ostello (render allegato) al primo piano con 50 posti. Interventi i cui costi in totale ammontano a poco più di 5 milioni 860 mila euro, che comprendono 5 milioni 663 mila euro di fondi PNRR e 196 mila euro di fondi del Ministero dell’Interno. In particolare, per le risorse PNRR si tratta di finanziamenti riconosciuti al Comune di Fermo a seguito della candidatura dell’Ente nell’ambito del progetto, finanziato con Decreto «Rigenerazione Urbana» confluito nel PNRR NextGenerationEU – Missione 5, Componente 2, Investimento 2.1. «Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale».

I lavori del recupero di questo immobile, la cui progettazione è stata redatta da un Raggrupamento Temporaneo di Professionisti guidato da EnarConti, vengono eseguiti dalla ditta Di Vincenzo Dino (Chieti) con il coordinamento dell’Ufficio Tecnico Comunale. A sottolineare la valenza e l’importanza di questa iniziativa il Sindaco Paolo Calcinaro che nel «ringraziare la Dirigente, i docenti, gli alunni per questa visita che ha visto gli studenti vedere e conoscere i locali della storica media Betti ha voluto mettere in evidenza l’utilità di questo progetto che in questo caso mette in rapporto la storia con il futuro, una scuola storica per la città proiettata verso una progettualità nuova, moderna, che prevede spazi per ostello, turismo scolastico, coworking giovanile, luogo di aggregazione».

«Anche l’ex scuola media Betti è un bell’esempio di come processi rigenerativi e di riqualificazione di immobili possano dare loro una nuova vita ed è significativo che i giovani della nostra città, grazie all’ISC Betti che ringraziamo per questa attenzione, conducano ricerche e indaghino la storia della loro scuola originaria, che attualmente è un cantiere perché se ne sta ridisegnando il futuro, che sarà sempre a beneficio della città e dei ragazzi» – ha detto l’assessore ai lavori pubblici Ingrid Luciani. «L’attività – hanno spiegato i docenti – vuole far sì che i ragazzi imparino a condurre ricerche utilizzando diverse fonti (documenti, archivi, testi secondari) e a formulare domande pertinenti, e sviluppare abilità per poi organizzare le informazioni raccolte e presentarle in modo chiaro e coerente, oltre che originale, sia in forma scritta che orale. Ma soprattutto il progetto vuole coinvolgere tutto il territorio attraverso la raccolta di documenti fotografici e ricordi o testimonianze che chiunque abbia frequentato la scuola voglia condividere nella mail dedicata ricercastoricabetti@iscbettifermo.edu.it».


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