Omaggio all’opera di Adolfo De Carolis. In un volume la collezione che ne celebra il talento

FERMO – Due presentazioni ufficiali, una a Roma e una Montefiore, da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo per il volume che rende omaggio all’opera di Adolfo De Carolis. Già negli anni ‘70 l’interesse della Fondazione era rivolta all’artista con una prima opera diventata quasi introvabile e che la stessa fondazione ha dovuto ricomprare. Ora gli appuntamenti per le presentazioni ufficiali del libro “Adolfo De Carolis. La collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo” si svolgeranno il il 9 aprile Roma e il 4 maggio a Montefiore dell’Aso

Due giornate speciali per alzare il sipario sul libro voluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo “Adolfo de Carolis. La Collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo” e per rendere il giusto omaggio all’opera del maestro. Primo appuntamento a Roma il 9 aprile presso il Pio Sodalizio dei Piceni legatissimo alla figura di De Carolis, visto che proprio lì l’artista ottenne una borsa di studio per approfondire i suoi studi. Il 4 maggio invece a Montefiore dell’Aso presso il Museo Adolfo De Carolis per un momento che segnerà anche la chiusura degli eventi che lo stesso Comune ha realizzato per i 150 anni dalla nascita di De Carolis.

A fare gli onori di casa, questa mattina, per presentare gli eventi, il presidente Carifermo Alberto Palma. «Già intorno al 1970 emerge il nostro interesse per De Carolis in occasione del centenario della sua nascita con una pubblicazione curata per la parte artistica da Luigi Dania e per quella letteraria da Alvaro Valentini. Fu talmente apprezzato il libro che andò presto in esaurimento, con quotazioni notevolissime. La Cassa di Risparmio di Fermo non aveva copie in magazzino e ha dovuto ricomprarle nel mercato antiquario. Successivamente, grazie al lavoro dell’ingegner Grilli, sono state fatte importanti acquisizioni come ad esempio il Trittico del Mare (in bella evidenza nella sala del presidente della Fondazione, ndr) ma molto importante è stata la trattativa con gli eredi di De Carolis, svolta da Giamaica Brilli, che ci ha permesso di acquisire importanti documenti e “schizzi”. Tutto questo materiale ha portato, a 50 anni di distanza dalla prima pubblicazione, a realizzare il nuovo importante studio curato dal professor Stefano Papetti che rende merito e la giusta attenzione all’autore».

Il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, Giorgio Girotti Pucci, ha voluto proprio sottolineare da dove nasce questo interesse: «E’ nella politica culturale della Fondazione la salvaguardia del patrimonio culturale del territorio. Il Trittico del Mare era scomparso anni fa, riemergendo in un’asta e solo recentemente è stato oggetto di un accurato restauro presso L’Università di Urbino. Questa e le opere già in possesso costituiscono il cuore di questo volume, che ha avuto un’anticipazione nella mostra dedicata all’artista, tenutasi a Fermo da luglio a novembre dello scorso anno a Palazzo dei Priori, dal titolo “Nello Studio di Adolfo De Carolis”. In quel caso erano sessanta pezzi che mostravano le tematiche più ricorrenti quali famiglia, mare, mito, fede per un artista che è stato pittore, incisore, decoratore, designer e fotografo. Questo ci ha portato a questa rassegna di opere che rappresenta la collezione, ognuna, tra l’altro, collegata ad una scheda approfondita».

Roberto Cruciani


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