Riceviamo da Giacomo Fagiani da Montegiorgio e pubblichiamo:
«Ricostruzione post-sisma: tra inaugurazioni e silenzi pericolosi. Settimanalmente assistiamo agli annunci del commissario alla ricostruzione, On. Guido Castelli, riguardanti i fondi stanziati per la rinascita dei territori colpiti dal sisma. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato l’inaugurazione del rinnovato campo sportivo Marziali, ora intitolato ad Alessandrini. Sono interventi importanti, certo, ma resta lecito chiedersi: perché l’amministrazione comunale sembra concentrarsi principalmente su opere dal forte impatto mediatico ed elettorale, trascurando le reali emergenze che ancora affliggono il centro storico? Un caso emblematico è rappresentato dagli edifici (…) in via Mazzini, nei pressi della chiesa di San Giacomo. Una situazione di degrado e rischio che perdura da anni e che già nel dicembre del 2017 aveva spinto la Giunta comunale ad approvare una delibera (n. 164 del 14/12/2017) per la messa in sicurezza degli immobili danneggiati dal sisma. Eppure, a distanza di oltre sette anni, non si intravede alcun cartello, nessun segnale di pericolo, né tantomeno l’avvio di interventi concreti. Questi edifici rappresentano un reale pericolo per i pedoni e, in caso di crollo, potrebbero compromettere l’unica via di accesso per i mezzi pesanti (sopra le 3,5 tonnellate) diretti verso il Teatro e le strutture circostanti. Forse la messa in sicurezza di edifici anonimi non ha lo stesso appeal elettorale di un’inaugurazione pubblica. E allora si sceglie di puntare su interventi più visibili, capaci di generare consenso, piuttosto che su azioni meno scenografiche ma essenziali per la sicurezza e la vivibilità del territorio. Cari amministratori, voler bene al proprio paese significa anche occuparsi dell’ordinario, delle piccole e grandi urgenze quotidiane che non fanno notizia ma migliorano la vita dei cittadini. Comprendo le logiche politiche, soprattutto in vista delle prossime elezioni regionali, ma l’amore per la propria comunità si dimostra anche – e soprattutto – nei fatti meno appariscenti.
f.to Giacomo Fagiani «un cittadino che ama in maniera smisurata il suo paese d’origine».
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