Dazi Usa, Petrini (Lega): «Servono risposte per i distretti del Fermano, l’Ue sospenda o riformi il Patto di Stabilità»

ECONOMIA - Il segretario provinciale della Lega: «L’abbattimento di questo vincolo potrebbe aprire nuove opportunità per il governo italiano di sostenere le imprese dei distretti calzaturiero e cappello, offrendo loro risorse e strumenti per affrontare la difficile situazione economica internazionale. Le strategie proposte permetterebbero di tutelare l’occupazione, aumentare la competitività delle aziende italiane e garantire un futuro certo per questi settori storici»

Alan Petrini

«I distretti della calzatura e del cappello del Fermano stanno affrontando una delle fasi più critiche della sua storia. A una crisi ormai strutturale, che da anni colpisce duramente le nostre imprese, si aggiungono i nuovi dazi da parte degli Stati Uniti, che rischiano di compromettere ulteriormente la tenuta economica e l’occupazionale di due comparti simbolo del nostro territorio. Questa decisione rischia di tradursi in una perdita immediata di ordini, in un ulteriore rallentamento produttivo, e in ricadute pesantissime sull’occupazione. Non possiamo permetterci che intere filiere produttive vengano sacrificate nel silenzio generale». A parlare è Alan Petrini, segretario provincia di Fermo Lega.

«Come figlio di artigiani del settore calzaturiero, sono cresciuto in mezzo alle aziende, tra i laboratori e i sacrifici quotidiani di chi ha costruito, con passione e competenza, un’eccellenza del Made in Italy. Per dare due dati e mostrare concretamente quanto questi distretti incidono sull’economia della nostra provincia, preciso che l’export da gennaio a settembre del 2023 secondo dati Istat per circa 1 miliardo di volume d’affari, solo da essi, ne provengono poco più di 700 milioni ed a livello regionale sempre negli stessi periodi, su un totale di 9 miliardi, ne provengono quasi 2. Conosco bene questo comparto, e so quanto oggi serva un’azione forte, concreta ed immediata. È urgente che l’Europa apra una riflessione seria sulla possibilità di sospendere o riformare il Patto di Stabilità che rappresenterebbe un’opportunità concreta per permettere ai Paesi membri di mettere in campo politiche economiche straordinarie. L’abbattimento di questo vincolo potrebbe aprire nuove opportunità per il governo italiano di sostenere le imprese dei distretti calzaturiero e cappello, offrendo loro risorse e strumenti per affrontare la difficile situazione economica internazionale. Le strategie proposte permetterebbero di tutelare l’occupazione, aumentare la competitività delle aziende italiane e garantire un futuro certo per questi settori storici».

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