Bando riqualificazione di aree dismesse: c’è anche Porto Sant’Elpidio per villa Maroni

IL PROGETTO esecutivo elaborato dall’ente prevede un investimento complessivo di 2,1 milioni di euro, con una richiesta di contributo di 1,4 milioni e la parte restante con risorse comunali

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Il comune di Porto Sant’Elpidio ha inviato la propria partecipazione al bando, emesso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, per lo sviluppo di aree dismesse o in disuso. È stata candidata al finanziamento la riqualificazione di Villa Maroni al quartiere Corva. Il progetto esecutivo elaborato dall’ente prevede un investimento complessivo di 2,1 milioni di euro, con una richiesta di contributo di 1,4 milioni e la parte restante con risorse comunali. A marzo si è affidata la redazione del progetto, che è ripartito da quello elaborato, nei primi anni 2000. L’idea centrale che ha guidato la progettazione è l’intenzione di fare dell’edificio la spina dorsale delle attività del quartiere, dove ospitare attività innovative, start up d’impresa e destinare spazi ad attività tese alla ricerca e all’innovazione. Vista la posizione della villa, una volta restaurata potrà diventare cerniera di un’ampia area verde e punto nevralgico di un sistema di percorsi ciclopedonali, considerato anche l’intervento in corso per un collegamento tramite mobilità dolce lungo il fosso dell’albero tra l’area di Villa Murri e la Corva.

Per ogni piano dell’edificio è stata ipotizzata una specifica destinazione. Il piano terra sarà quello più frequentemente utilizzato, ci saranno un’area accoglienza e un piccolo bar. I due locali più ampi saranno destinati a finalità socio-culturali e potranno ospitare convegni e spettacoli. Il primo piano sarà dedicato all’imprenditoria, con uffici e sala riunioni: l’intenzione è fare di Villa Maroni un incubatore di nuovi progetti d’impresa e start up giovanili, con particolare attenzione all’innovazione nel settore ambientale e paesaggistico. Per il secondo piano si è ipotizzata una funzione di piccola ricettività turistica ed accoglienza. La soffitta servirà infine come spazio magazzino e di servizio.

«Misurarsi con la riqualificazione di uno spazio pubblico e disegnarne le funzioni future è una delle sfide più stimolanti per un’amministrazione – commenta il sindaco Massimiliano Ciarpella – Villa Maroni, da corpo estraneo del quartiere Corva, inutilizzata da sempre, ne può diventare il centro nevralgico, con un progetto che cercherà di centrare diversi obiettivi: innovazione imprenditoriale, valorizzazione culturale e turistica, spazio di aggregazione per la cittadinanza. Ci auguriamo di centrare un finanziamento che rappresenterebbe la svolta per questo immobile». «Candidare Villa Maroni a questo bando è stata una bella maratona – aggiunge il consigliere delegato alla qualità della vita in ambito urbano, Giorgio Marcotulli – Siamo partiti da un progetto di massima esistente, rivisto e attualizzato perché fosse funzionale alle attuali esigenze del quartiere e della città e rispondesse ai requisiti richiesti dal bando per avere maggiori probabilità di successo».


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