Al liceo Calzecchi Onesti nasce l’indirizzo musicale, il dirigente Giorgi: «Colmato un vuoto che durava da anni»

SCUOLA - Novità importante quella introdotta al liceo fermano, in collaborazione con il conservatorio Pergolesi: a partire dal prossimo anno scolastico il nuovo corso. Si tratta di un unicum per la zona sud delle Marche

di Matteo Achilli

Si amplia l’offerta formativa del liceo “Calzecchi Onesti” di Fermo, che in collaborazione con il conservatorio “Pergolesi”, dal prossimo anno scolastico attiverà l’indirizzo di Liceo Musicale. 

Si tratta di un traguardo storico per la città di Fermo e per l’intero territorio del sud delle Marche, che da anni  attendeva l’attivazione di questo indirizzo di studio, finalmente reso possibile grazie al lavoro di sinergia tra scuola, istituzioni, enti locali e realtà musicali del territorio.

L’apertura del Liceo Musicale dunque, rappresenta un’opportunità formativa senza precedenti per i giovani musicisti delle province di Fermo, Ascoli Piceno e Macerata, che ora potranno intraprendere un percorso di studi altamente qualificato direttamente nel loro territorio. Liceo Musicale che non poteva non sorgere a Fermo, vista la lunga tradizione che accompagna la città, sede storica del Conservatorio Statale “G. B. Pergolesi”. Per il Calzecchi Onesti, si allarga e completa quindi l’offerta formativa. 

«Questa novità rappresenta innanzitutto un’ottima notizia per la Città di Fermo, che da circa vent’anni cercava di dare inizio a questo indirizzo musicale. Si colma così – dichiara Emiliano Giorgi, dirigente scolastico del liceo Calzecchi Onesti – anche una lacuna per la zona sud delle Marche, che potrà offrire questo servizio, andando a completare l’offerta mancante tra gli indirizzi musicali della scuola media e il Conservatorio. La collaborazione tra le istituzioni è stata alla base di questa riuscita. Per questo voglio ringraziare l’Ufficio Scolastico Regionale, nella persona della dott.ssa Donatella D’Amico. Da settembre partiremo, grazie a questa convenzione con il conservatorio Pergolesi, che ci metterà a disposizione delle aule per i laboratori, che poi piano piano cercheremo di trasferire qui nella nostra sede. Per ora si sono iscritti venti studenti, anche se dopo la notizia dell’apertura ci sono state ulteriori richieste, vedremo con l’Usr quanti posti potremo avere. I ragazzi studieranno due strumenti. Il primo è scelto proprio dallo studente, il secondo viene assegnato dalla commissione con la quale fa la prova attitudinale». 

Grande soddisfazione per questo nuovo indirizzo musicale, anche da parte del Conservatorio Pergolesi, attraverso le parole del direttore Piero Di Egidio: «Devo dare atto che l’iniziativa è stata del liceo Calzecchi Onesti, che ha ottenuto la convenzione con il Conservatorio e quindi i fondi necessari per creare questa scuola, che è costosa da un punto di vista organizzativo, visto che bisogna dotarsi di strumenti, laboratori e docenti specifici. Un indirizzo, che colma un buco nella filiera scolastica di questo territorio, perché ci sono le scuole medie ad indirizzo musicale, c’è il Conservatorio e mancava il tassello dedicato ai ragazzi dai 14 ai 19 anni. Anche per questo abbiamo deciso di rafforzare la collaborazione, dedicando i nostri fondi Pnrr al liceo».  

«Quello del dirigente Giorgi, di volere a Fermo un liceo musicale, è stato sicuramente un atto di coraggio, insieme agli organi collegiali. Questa proposta l’abbiamo accolta con massima positività, perché in questa zona mancava questo passaggio di scuola superiore – sottolinea la  dott.ssa Donatella D’Amico, dirigente generale dell’Ufficio Scolastico Regionale  – vogliamo offrire quanto più possibile indirizzi che sappiamo incontrare le esigenze della società e del mondo del lavoro. In questo modo stiamo cercando di dare la nostra risposta per cercare di aumentare la qualità e le migliori possibilità di percorso scolastico». Parole alle quali ha fatto eco anche l’assessore alla Cultura del comune di Fermo, Micol Lanzidei: «Un’istituzione di cui si aveva bisogno soprattutto per una città, come la nostra, dalla grande tradizione musicale e in cui vi sono splendide realtà artistiche».

 


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