Il porto turistico di Porto San Giorgio (foto Cristiano Ninonà)
Porta la data del 31 marzo la comunicazione inviata dagli uffici comunali, e nello specifico dalla segretaria generale, agli utenti dell’approdo ed ai titolari delle attività economiche presenti all’interno del porto. Ma non solo. L’oggetto è ormai arcinoto: ha a che fare con la decadenza della concessione demaniale rilasciata nel 2006 alla società Marina. Nella missiva si fa riferimento alla sentenza del Consiglio di Stato depositata lo scorso 24 febbraio, che ha di fatto confermato quanto già deciso dal Tar in procedenza, ovvero la bontà del procedimento di decadenza della concessione avviato dal Comune nel 2023, a seguito del mancato pagamento dei canoni per oltre 950 mila euro. Formalmente la procedura di ripresa in carico dell’area portuale risale al 7 marzo e, fino alla riconsegna della struttura prevista per il 25 maggio, la società guidata dall’amministratore Renato Marconi «ha il divieto di stipulare nuovi contratti per posti barca o per l’utilizzo o l’occupazione di aree della concessione portuale e ha l’obbligo di garantire i servizi essenziali alla funzionalità del porto» si legge nella comunicazione indirizzata anche alla Prefettura di Fermo oltre che alla Capitaneria di porto.
Fin qui, dunque, gli obblighi a carico della Marina che potrà però continuare ad incassare, sempre secondo le precedenti condizioni contrattuali, i corrispettivi maturati a titolo di canone fino al 24 febbraio di quest’anno. Per i servizi essenziali prestati successivamente a questa data «e sino a quando non avrà ottemperato alla effettiva riconsegna del porto, potrà chiedere agli utenti esclusivamente un rimborso spese per i servizi essenziali la cui quantificazione dovrà essere preventivamente comunicata ai fruitori dei servizi» riporta ancora la missiva. Si chiariscono dunque alcuni aspetti legati soprattutto ai rapporti contrattuali tra i diportisti e la società ora in liquidazione. Anche perché preesistenti rispetto alla sentenza del Consiglio di Stato. Si danno pure indicazioni su come gestire i servizi ritenuti fondamentali per mandare avanti la struttura. Restano, però, ancora dubbi sul futuro del porto e sulla gestione che dovrebbe provvisoriamente passare nelle mani della Sgds Multiservizi, in attesa che si predisponga una gara pubblica che i ben informati definiscono per sua stessa natura assai complessa e lunga. Ed alla quale, per voce dello stesso Marconi, anche l’attuale gestore potrebbe decidere di partecipare. Con la stagione estiva ormai alle porte ed un piano finanziario che dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale, per l’approdo sangiorgese e per i diportisti, chiamati a dare vita ad un comitato da sindaco e vicesindaco, non si può certo parlare di “calma piatta”.
Sandro Renzi
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati