«La mala gestio di Atim e la natura non corretta né dal punto della forma né della sostanza, con particolare riguardo ai contributi elargiti per l’iniziativa “La Notte + Rosa”, è certificata non da Mangialardi e nemmeno dal Pd, ma dalla commissione istituita dal presidente Acquaroli per verificare l’azione di Atim a quella data. Per ciò che riguarda il decreto del direttore Atim n. 2/2023 con cui vengono distribuiti i primi 61 mila euro per “La Notte + Rosa”, la commissione fa notare 3 gravi criticità: fascicolo incompleto, con mancanza del capitolato; mancanza di verifica dei requisiti del fornitore ed errori nei riferimenti alle normative applicabili». Inizia così la replica, con una nota stampa, dell’elpidiense Patrizia Canzonetta, membro della segreteria regionale Pd, alla coordinatrice comunale FdI, Gioia Di Ridolfo.
«Le stesse criticità – si legge nella nota della Canzonetta – vengono riscontrate anche per il decreto del direttore n. 47 del 2024 con il quale vengono elargiti ulteriori 61 mila euro, sempre alla stessa associazione per l’organizzazione dell’edizione 2024. Visto che Putzu contesta all’ex sindaco Ricci di non aver rispettato il principio di rotazione negli affidi, che cosa dovremmo dire di Atim che ha finanziato più volte sempre lo stesso soggetto? Errori non da poco, reiterati nel tempo, non di natura esclusivamente tecnico-amministrativa, ma sostanziale: evidenziano infatti ciò che abbiamo sempre denunciato, ovvero che Atim è stato ed è null’altro che un ente finalizzato alla distribuzione di finanziamenti a pioggia in base a criteri di fedeltà politica. Non importa se Porto Sant’Elpidio ne sia stata avvantaggiata o meno: essere favoriti con questi metodi discutibili (lo dice la commissione stessa) non ci sembra possa essere considerato motivo di orgoglio. Anzi, al contrario, è necessario combattere ogni tipo di questa logica, e per questo continueremo a combattere Atim chiedendone la soppressione».
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