Si è tenuta ieri pomeriggio a Monte Vidon Corrado l’inaugurazione della mostra collettiva “Rami. Narrazioni di creatività” a cura di Marino Capretti del Centro Studi Osvaldo Licini e di Loredana Rea, già direttore dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone, che sarà ospitata nelle sale espositive del Centro Studi Osvaldo Licini. Protagonisti saranno i quattro artisti emergenti, scelti dai curatori tra quelli selezionati dalle Accademie coinvolte: Irene Margiotti (Accademia di Belle Arti di Frosinone), Fatma Ibrahimi (Accademia di Belle Arti di Macerata), Diego Pula (Accademia di Belle Arti di Perugia) e Alessandro Olivetti (Accademia di Belle Arti di Urbino). I quattro artisti hanno avuto modo di illustrare al pubblico le loro opere ed i significati che vi si celano.
«La collaborazione con le Accademie di Belle Arti di Frosinone, Macerata, Perugia e Urbino rappresenta un’iniziativa senza precedenti, capace di creare un ponte solido tra il mondo della formazione e quello della ricerca artistica – dichiarano gli organizzatori – non è soltanto un’opportunità per gli artisti emergenti di presentare il proprio lavoro in un contesto museale istituzionale, ma è anche la testimonianza concreta dell’impegno delle Accademie nel promuovere un dialogo aperto e costruttivo tra nuove generazioni di talenti e il panorama artistico contemporaneo. Attraverso questa sinergia tra istituzioni accademiche e spazi espositivi, Rami diventa un incubatore di creatività, un luogo di incontro in cui ricerca, sperimentazione e innovazione si intrecciano, offrendo ai giovani artisti non solo visibilità, ma anche la possibilità di inserirsi attivamente nel dibattito artistico attuale. Un’occasione che sottolinea il ruolo fondamentale delle Accademie nella crescita culturale e artistica del nostro tempo. Il titolo della mostra, “Rami, Narrazioni di creatività” non si limita a evocare le strutture arboree che si estendono nello spazio, ma si apre a concetti più profondi, esplorando l’arte come crescita, evoluzione e connessione. I rami rappresentano le traiettorie di questi artisti emergenti: percorsi in continua espansione, intrecciati con il mondo che li circonda. Attraverso linguaggi inediti e influenze rielaborate, le loro opere diventano espressioni originali, capaci di trasformare emozioni e complessità nascoste in visioni artistiche innovative».
L’esposizione Rami si inserisce in un dialogo profondo con la mostra attualmente in corso “Renato Paresce e Les Italiens de Paris”, inaugurata lo scorso 2 marzo. Questa connessione permette al pubblico di esplorare e confrontare differenti prospettive artistiche, creando un ponte tra la sperimentazione contemporanea e il linguaggio delle avanguardie storiche. La mostra Rami sarà visitabile fino al 10 maggio 2025 presso il Centro Studi Osvaldo Licini di Monte Vidon Corrado, il sabato e la domenica dalle 16 alle 19.
Per info: 3349276790 e www.centrostudiosvaldolicini.it
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati