Re-use Italy rilancia la “Madonna delle cataste”: verso il recupero della chiesa incompiuta (Video)

PONZANO DI FERMO - Questa mattina, il contest che vedrà coinvolta la chiesa, è stato presentato alla stampa nella sala consiliare del Comune. L'area intorno alla struttura è del Comune e si estende per circa 3000 metri quadrati, l'ente sta anche definendo un accordo con un privato per ulteriori 2000 metri quadrati dove creare un parcheggio
Presentazione del progetto

 

di Serena Murri

Un progetto internazionale che si concentrerà sull’area verde di Ponzano di Fermo, e che vede al centro una struttura sorta negli anni ’20. Si narra, che proprio lì, dopo un’apparizione della Madonna sopra una catasta di legna, qualcuno volesse realizzarvi una chiesa, ma la scomparsa di questa persona ha fatto sì che rimanesse un’incompiuta.

Adesso, attraverso il contest internazionale Re-use Italy, il Comune di Ponzano potrà avere un progetto per l’area. Questa mattina, il contest che vedrà coinvolta la chiesa, è stato presentato alla stampa nella sala consiliare del Comune. L’area intorno alla chiesa incompiuta è dell’ente e si estende per circa 3000 metri quadrati. Il Comune sta anche definendo un accordo con un privato per ulteriori 2000 metri quadrati dove creare un parcheggio. Secondo gli esperti, il contesto di verde sul quale sorge la chiesa la valorizza ancora di più.

Il sindaco, Diego Mandolesi, non sta nella pelle dalla soddisfazione: «La chiesa è una delle tante bellezze che abbiamo riscoperto, una bellezza anonima, abbandonata in un contesto agricolo, su un terreno coltivato fino al perimetro più vicino. Dal 2019, con Iacopini, avevamo iniziato un percorso di recupero di questo spazio, riconoscendone le potenzialità. Per iniziare, abbiamo realizzato una strada per rendere accessibile l’area che ci viene richiesta dagli sposi per gli shooting fotografici. Nei prossimi giorni vi verranno girate le scene di un film. Con questo contest internazionale si chiude un cerchio e ringraziamo gli architetti per averci dato questa vetrina internazionale».

Il sito ha colpito i professionisti per la sua unicità. L’architetto Emanuele Carrai ha spiegato: «Il progetto Re-use Italy è nato 7 anni, allo scopo di riscoprire il patrimonio architettonico italiano abbandonato. Per noi architetti è una vocazione personale. Con il progetto, cerchiamo di tradurre la passione per l’architettura anche in attività culturali che possano incidere sul patrimonio. Per questo, abbiamo scelto progetti di architettura capaci di fornire visioni e futuro di un bene. Abbiamo iniziato con concorsi di architettura dedicati a studenti e professionisti, ogni concorso ha come oggetto un “tesoro” sul territorio nazionale. Abbiamo poi creato una community abbastanza numerosa che ci segnala potenziali beni oggetto di progetti culturali. Così ci è arrivata la segnalazione della Madonna delle Cataste che ci ha colpito molto e abbiamo contattato l’amministrazione per approfondire il discorso».

A seguire, è intervenuto l’architetto Andrea Crudeli: «La partnership con l’amministrazione è stata fondamentale. Abbiamo cercato di far convergere le attività relative al progetto con tutti i soggetti interessati per valorizzare il sito. La nostra idea è raccogliere il patrimonio degli italiani ed elevarlo a livello mondiale, prendendocene cura. Hanno partecipato al contest per la Madonna delle cataste (partito a gennaio e che si concluderà il 20 maggio) ben 230 esperti. Mostreremo i lavori realizzati ad agosto durante una mostra dedicata. Per Ponzano, si lavora al riutilizzo dell’area come luogo per concerti. L’esito del contest sarà un concerto di attività per un sito al di fuori dai circuiti turistici internazionali, con lo scopo di farlo emergere».

In chiusura, il consigliere Andrea Tortoni ha aggiunto: «È motivo di orgoglio essere arrivati fino a qui. Sappiamo bene quanto abbiamo puntato su questo sito che era stato totalmente abbandonato e sconosciuto ai ponzanesi stessi. Ci abbiamo creduto fin da subito, nonostante sia stato oggetto di critiche, avendo speso soldi pubblici. Era un azzardo ma noi abbiamo creduto fin da subito nel suo potenziale. Il nostro termometro è stato il concerto di Alessandrini che ha avuto una grande risposta di pubblico. Ad agosto sarà teatro della premiazione del contest, con una mostra che vorremmo far diventare permanente. Il fatto che il contest fornisca progetti sostenibili e realizzabili, si sposa perfettamente con la nostra idea di recupero e la continuazione del percorso intrapreso».


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