Guerra allo spaccio, sequestro di droga ed espulsione: il pugno di ferro della Polizia. Uno simula il malore, l’altro tenta la fuga

FERMO - La questura di Fermo, guidata dal questore Luigi Di Clemente, dopo aver dichiarato guerra al sottobosco criminoso dedito allo spaccio, continua quotidianamente a usare ogni strumento a sua disposizione, dalle indagini ai pedinamenti, dalle identificazioni ai controlli a tutto campo passando per i sequestri e le espulsioni, per debellare la criminalità che orbita sulla costa fermana

di redazione CF

Gli agenti della Questura di Fermo hanno denunciato un ragazzo di origini egiziane, pregiudicato, perché in possesso di un cospicuo quantitativo di stupefacente.
Dopo le diverse segnalazioni per furti, risse e danneggiamenti, i controlli presso il terminal dei bus “Mario Dondero” di Fermo hanno permesso di segnalare in solo due giornate, altrettanti extracomunitari per droga. Nello specifico, come comunicato pochi giorni fa, gli agenti hanno fermato un giovane tunisino che aveva in bocca dello stupefacente e, poco dopo, lo lanciava sopra la pensilina del parcheggio. Dopo essere stato segnalato quale assuntore di stupefacenti è stato invitato a presentarsi in Questura per regolarizzare la propria posizione sul territorio italiano. A termine degli accertamenti di rito, non gli è stato rilasciato il permesso di soggiorno, in quanto non ne aveva i presupposti. Così avrebbe dovuto lasciare autonomamente il territorio italiano per non ricorrere alla procedura di accompagnamento coatto alla frontiera. Infatti, nei giorni scorsi è stato fermato nuovamente e, sapendo di essere stato inottemperante, ha simulato di stare male per darsi alla fuga. Nella giornata di ieri però, gli investigatori mentre erano in transito a Porto San Giorgio (come già riportato da Cronache Fermane, ndr), lo hanno sorpreso alla fermata dell’autobus. Così, una volta accertatisi che il giovane “simulatore” tunisino fosse salito sull’autobus, facevano una vera e propria incursione. Nello specifico i poliziotti, hanno atteso che l’autobus arrivasse nella fermata successiva e, una volta saliti a bordo, per il ragazzo, che si era nascosto sotto i sedili, non vi era più scampo. Portato in Questura, dopo gli accertamenti di rito e le visite mediche, è stato subito dopo accompagnato al Cpr di Palazzo San Gervasio in attesa di essere espulso dal territorio italiano. Un altro duro colpo per il clan di Lido Tre Archi che, negli ultimi mesi, sta perdendo numerosi “attori” dello spaccio. Insomma la questura di Fermo, guidata dal questore Luigi Di Clemente, dopo aver dichiarato guerra al sottobosco criminoso dedito allo spaccio, continua quotidianamente a usare ogni strumento a sua disposizione, dalle indagini ai pedinamenti, dalle identificazioni ai controlli a tutto campo passando per i sequestri e le espulsioni, per debellare la criminalità che orbita sulla costa fermana.

Ma non è tutto: pochi giorni fa è stato predisposto un altro servizio specifico denominato “alto impatto” nella provincia fermana, finalizzato proprio al contrasto della microcriminalità, dello spaccio e consumo di stupefacenti e delle risse tra i giovani nei luoghi di maggiore aggregazione e di ritrovo.
Infatti, proprio a inizio turno, alle ore 13.30 circa, il servizio interforze iniziava i controlli presso il terminal dei bus “Mario Dondero” di Fermo, identificando così, molti studenti e viaggiatori in attesa dell’arrivo dell’autobus. Durante i controlli però, un giovane, alla vista delle divise, si è dato alla fuga sulle vicine scale mobili, in direzione centro. Gli agenti, vedendo il ragazzo fuggire, presumibilmente per non essere controllato, avvertivano un’altra pattuglia in borghese presente in zona, fornendo una breve descrizione dell’abbigliamento di quest’ultimo. I poliziotti in abiti civili, sentita la segnalazione dei colleghi, sono arrivati in piazzale Azzolino, dove, affacciandosi dal belvedere, notavano il ragazzo in questione nella salita di via Bernetti. I due agenti, quindi, si sono piazzati alla fine della via e hanno atteso che il ragazzo arrivasse. Quest’ultimo, oramai stremato sia dalla precedente fuga che dalla ripida salita, alla vista degli agenti, ha tentato di disfarsi di un pacchetto di sigarette, ma è stato immediatamente fermato. Il pacchetto lanciato è stato subito recuperato e, al suo interno, oltre alle sigarette, vi erano due involucri in cellophane con all’interno hashish, per un peso di circa 4 grammi e 4 banconote da 50 euro. Il giovane, identificato dagli agenti, è risultato essere un egiziano di circa 20 anni, residente in un appartamento gestito da una comunità a Fermo.
Gli agenti, da controlli in banca dati, appuravano che solo pochi mesi prima, ovvero a dicembre, il giovane era stato già segnalato per lo stesso motivo, ragion per cui questa volta gli investigatori hanno deciso di approfondire il controllo, recandosi presso la sua abitazione. Giunti all’ingresso, Grant, il cane antidroga della Guardia di Finanza, ha fiutato immediatamente qualcosa all’interno. Infatti, poco dopo, segnalava al finanziere un armadio dove all’interno sono stati rinvenuti altri 5 involucri in cellophane di hashish di 10 grammi e, in mezzo ai vestiti, un ulteriore pezzo di oltre 30 grammi dello stesso tipo di stupefacente e un bilancino digitale. Accompagnato in Questura, per gli atti di rito, è stato denunciato e tutto lo stupefacente rinvenuto è stato, ovviamente, sequestrato.

Blitz della polizia sull’autobus, fermato un ragazzo



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