Scuola Collodi, il Pd sbotta: «Basta scaricabarile, l’amministrazione faccia partire i lavori»

PORTO SANT'ELPIDIO - I dem: «E' oggettivo che se oggi i lavori sono fermi è perché molto semplicemente l’appalto è stato bandito nel febbraio del 2024 dall’attuale amministrazione senza tener conto però dell’aumento dei costi dell’opera nel frattempo lievitati»

«Siamo ormai quasi arrivati a due anni dall’ultima tornata elettorale nella nostra città, ma ieri nell’ultimo consiglio comunale si è consumato l’ennesimo atto di un vizio ricorrente dei governi di destra, che a tutti i livelli, (in questo caso la filiera istituzionale funziona alla perfezione), da un lato vede intestarsi il lavoro altrui – per citare un esempio su tutti la narrazione sulla paternità delle scogliere emerse che in verità sono state volute, progettate e co-finanziate dalla precedente amministrazione – dall’altra, lo scaricabarile su quello che invece non va come dovrebbe andare, o peggio, dove non si riesce a trovare la soluzione». Si apre così la critica del Partito Democratico di Porto Sant’Elpidio riguardo la scuola Collodi.

«Proprio questo è accaduto per quanto riguarda il progetto della nuova scuola Collodi alla Corva – proseguono i dem -, dove le colpe dell’attuale impasse, a loro dire, sarebbero riconducibili a quelle amministrazioni che negli anni hanno trovato i finanziamenti e progettato l’opera. E’ oggettivo che se oggi i lavori sono fermi è perché molto semplicemente l’appalto è stato bandito nel febbraio del 2024 dall’attuale amministrazione senza tener conto però dell’aumento dei costi dell’opera nel frattempo lievitati. E’ questa la posizione di un’amministrazione che in evidente imbarazzo dimentica che ogni vincolo contrattuale e quindi ogni responsabilità giuridica nasce con l’appalto dell’opera affidata parrebbe pure in coscienza del problema e delle ovvie conseguenze tra cui in primis l’attuale sospensione dei lavori. A maggior ragione questa era chiamata a revisione se come affermato in Consiglio neppure si condivideva il merito del progetto tanto da richiedere delle variazioni allo stesso e, quindi, di fatto prevedere costi ancora maggiori. Si ricorda che la pubblica amministrazione parla per atti pubblici qual è l’appalto da questa bandito e che il Comune ha la possibilità di revisionare un progetto anche e soprattutto da un punto di vista economico cosa che accade di frequente, facoltà che l’attuale amministrazione, sbagliando, non ha voluto esercitare.
In ultimo, ma non meno importante, vogliamo anche rimarcare il ruolo dell’attuale assessore al Bilancio Traini che, secondo il sindaco Ciarpella; come nella celebre opera teatrale “Non so, non ho visto, se c’ero dormivo”; non avrebbe alcun tipo di responsabilità, dal momento in cui a febbraio 2023 non faceva più parte dell’allora Giunta Franchellucci. Come se il bilancio di un Ente fosse un qualcosa che si decide dall’oggi al domani, come se le scelte di un’amministrazione non vengano programmate in un lasso di tempo legato ad una progettazione di medio-lungo termine, come se la scelta dell’allora amministrazione comunale di creare una nuova scuola al quartiere Corva fosse nata a sua insaputa.
L’auspicio è che una volta per tutte si chiuda la stagione dell’individuazione delle colpe altrui, che in primis non interessa e appassiona quelle famiglie che sperano fortemente di poter mandare i loro figli in una scuola nuova e funzionale, e si inizi innanzitutto con l’avvio dei lavori alla Corva, ma più in generale si concretizzi quella idea di città che il centrodestra ha in mente per la nostra Porto Sant’Elpidio, che ad oggi, dopo due anni, ci sembra ancora latitante».


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