Minaccia il barista con una “Colt” ad aria compressa e si allontana con un motorino rubato: ragazzo nei guai. Cinque denunce

I CONTROLLI dei carabinieri hanno portato al deferimento di cinque persone per non aver rispettato le prescrizioni dell'autorità giudiziaria. Interventi a Fermo, Monterubbiano, Porto Sant'Elpidio, Pedaso e Montegranaro

di redazione CF

Negli ultimi giorni, i Carabinieri della Compagnia di Fermo hanno attuato un’intensa attività di monitoraggio del territorio, focalizzandosi su luoghi frequentati da individui noti per avere precedenti di polizia. Questa operazione mirata ha avuto come obiettivo l’identificazione e la verifica del rispetto delle misure di prevenzione e delle restrizioni imposte a tali soggetti. Sono state intensificate anche le operazioni di controllo su persone sottoposte a sorveglianza speciale, che hanno portato a diverse denunce per inosservanza delle prescrizioni imposte. Le misure citate sono provvedimenti emanati dall’ Autorità giudiziaria o dal Questore, diretti a evitare la commissione di reati da parte di soggetti considerati socialmente pericolosi. In dettaglio: 

 

In un recente intervento a Fermo, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Fermo hanno denunciato alla locale Procura di Fermo, per violazione del divieto di accesso agli esercizi pubblici, una donna marocchina di circa 40 anni, residente a Fermo ma di fatto senza fissa dimora e con numerosi precedenti di polizia. La donna è stata controllata all’interno di un bar del posto, nonostante fosse sottoposta a un divieto di accesso a pubblici esercizi emesso dal Questore di Fermo già nel 2024. Questo non è stato il primo episodio: pochi giorni prima, la stessa era stata denunciata per la stessa violazione in un altro bar situato a Fermo, in zona Molini di Tenna.

In un’altra operazione, gli stessi militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno denunciato un uomo di circa 30 anni, residente a Monterubbiano, per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità. L’uomo è stato controllato in un bar a Fermo ed è risultato inottemperante al divieto di fare ritorno nel Comune di Fermo per un periodo di due anni, sempre emesso dal Questore di Fermo nel 2024.

A Pedaso, i Carabinieri della locale Stazione hanno invece denunciato un uomo di circa 40 anni, anch’esso senza fissa dimora, per violazione delle prescrizioni della Sorveglianza Speciale. Sottoposto a questa misura di prevenzione per tre anni, emessa dal Tribunale di Ancona nel febbraio 2024, l’uomo in più occasioni non ha ottemperato all’obbligo di firma presso il Comando dei Carabinieri, violando così le prescrizioni imposte.

A Porto Sant’Elpidio, i militari hanno denunciato un tunisino di circa 30 anni, noto per i suoi numerosi precedenti, per violazione delle prescrizioni della Sorveglianza Speciale. Nonostante fosse soggetto a una misura che prevedeva il divieto di dimora nel comune di Fermo e all’obbligo di permanenza domiciliare nelle ore notturne, il giovane è stato trovato fuori casa in più di un’occasione. L’autorità giudiziaria è stata informata dalla Stazione di Porto Sant’Elpidio, che ha avviato le procedure per valutare un aggravamento della  misura.

Infine a Montegranaro l’episodio più grave, dove i militari della locale Stazione dei Carabinieri hanno concluso un’importante operazione, a seguito di indagini avviate dopo la segnalazione di un dipendente di un bar del luogo, denunciando un ragazzo. Il giovane in argomento, un italiano residente nell’entroterra, è stato denunciato alla competente Procura di Fermo per i reati di minaccia aggravata, ricettazione e violazione delle prescrizioni impartite in un avviso orale di pubblica sicurezza notificatogli. Le indagini hanno avuto inizio dopo che il dipendente del bar aveva riferito di essere stato minacciato dal giovane. Attraverso l’analisi delle immagini della videosorveglianza installata all’interno dell’esercizio pubblico, i Carabinieri hanno riconosciuto il soggetto, che aveva minacciato la parte offesa mostrando il calcio di una pistola, occultata sotto il giubbotto, prima di allontanarsi a bordo di un ciclomotore. Successivamente, i militari hanno eseguito una perquisizione domiciliare con l’ausilio dei Carabinieri di Monte San Pietrangeli. Durante le operazioni è stata trovata una pistola ad aria compressa modello “Colt 1911”, priva del tappo rosso, insieme a dieci ricariche di CO2 e numerosi pallini in plastica. Questi oggetti erano detenuti in violazione delle esplicite prescrizioni imposte al ragazzo, tramite l’avviso orale del Questore di Fermo, notificatogli già nel 2023. In aggiunta, nel corso della perquisizione è stato rinvenuto il contrassegno di identificazione del ciclomotore utilizzato dal giovane, il quale è risultato essere oggetto di furto, come confermato dal legittimo proprietario, successivamente rintracciato dai Carabinieri. Tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro per ulteriori approfondimenti investigativi.

Queste operazioni evidenziano l’impegno costante dell’Arma fermana nel garantire che le misure di prevenzione siano rispettate, contribuendo così alla lotta contro la criminalità e a una maggiore tutela della comunità.

 


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