di redazione CF
«Il popolo di Dio che è nell’Arcidiodesi di Fermo, è grato al Signore per il dono di Papa Francesco alla Chiesa, in questi ultimi dodici anni. Ognuno di noi ha un ricordo che custodisce nel cuore». E’ il messaggio dell’arcivescovo di Fermo, monsignor Rocco Pennacchio per la scomparsa di Papa Francesco.
«Rimarrà vivida la testimonianza da persona ammalata che – aggiunge monsignor Pennacchio – lo ha reso solidale con i sofferenti. Il suo desiderio di rimanere tra la gente fino all’ultimo, fino alla benedizione pasquale di ieri, rimane il suo testamento spirituale soprattutto per tutti i pastori della Chiesa. La Sposa di Cristo, che con Francesco ha ricevuto una formidabile spinta ad uscire da se stessa per annunciare il Vangelo e costruire la pace, farà tesoro del suo magistero perché ogni uomo e ogni donna, i poveri soprattutto, vengano accolti e toccati dalla misericordia di Dio. Il Signore Risorto, culmine della nostra speranza, gli apra le porte della vita eterna».
Nel corso del suo pontificato, Papa Francesco aveva avuto modo e occasione per conoscere le Marche. In tanti ricorderanno le sue visite a Camerino e a Loreto, oltre che nelle aree del terremoto. Ma ha avuto anche occasione di conoscere tante eccellenze del Fermano che gli hanno fatto visita a Città del Vaticano. Ultima in ordine di tempo, sei mesi fa, il gruppo Ortensia di Ortezzano che addirittura si era esibito per il Santo Padre con canti e balli della tradizione fermana strappandogli sorrisi e carezze. Poco più di un mese fa lo stesso arcivescovo di Fermo, monsignor Rocco Pennacchio, aveva guidato una delegazione dell’arcidiocesi fermana proprio al Vaticano per poi parlare di «una giornata indimenticabile».
Il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli in visita al Santo Padre (foto dal profilo Fb del governatore)
In tanti ricordano quando, grazie all’interessamento dell’amandolese Federico Marini, il Santo Padre sorvolo’ con l’elicottero, la zona dei Sibillini. Il Santo Padre benedisse grandi e piccini dal suo elicottero passando sul campo sportivo di Amandola.
Si susseguono, in queste ore, i messaggi di cordoglio anche del mondo della politica. Il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, ha scritto in un post su Facebook: «Con immenso dolore apprendo della scomparsa di Papa Francesco, guida spirituale e morale per tutto il mondo. Custodirò per sempre nel cuore l’emozione e l’onore di averlo incontrato insieme ai Sindaci nei nostri Comuni colpiti dal sisma. Anche in quella occasione il Santo Padre ha condiviso la sua straordinaria umanità, la sua profonda semplicità e il suo autentico amore per chi soffre. La sua testimonianza di fede e speranza e il suo esempio di misericordia rimarranno un faro luminoso nel nostro cammino».
Cordoglio anche dall’europarlamentare Matteo Ricci, candidato alla presidenza della nostra regione: «La morte di Papa Francesco segna la scomparsa di una figura straordinaria, capace di parlare al mondo con semplicità, profondità e coraggio. Nei suoi anni di Pontificato – scrive l’europarlamentare Pd – ha messo al centro gli ultimi, la pace, il dialogo. Il suo esempio resterà un faro per tutti, credenti e non».
Il primo cittadino di Fermo, Paolo Calcinaro, parla di «una notizia difficile in questo momento. Ci lascia un Papa importante, intraprendente, coraggioso e sorridente. E di cui ho avuto l’onore di incontrare il carisma».
«Profondo dolore e cordoglio per la salita al cielo del Santo Padre Papa Francesco. Ho letto la dolorosa notizia ed ora – il cordoglio del sindaco di Montegranaro, Endrio Ubaldi – Ricordo la splendida giornata di 2 anni fa per i 35 anni della nostra Croce Gialla. Momento di preghiera, di riflessione e forte commozione. Preghiamo il Signore affinché tacciano le armi».
«Addio a Papa Francesco, un uomo che – le parole del primo cittadino di Porto San Giorgio, Valerio Vesprini – con la sua semplicità e profonda verità ha saputo parlare al mondo e ai cuori della gente. Papa Francesco ci lascia, ora, da custodire il suo immenso insegnamento di uguaglianza, misericordia, amore e pace».
Per Massimiliano Ciarpella, sindaco di Porto Sant’Elpidio «oggi è un giorno triste, ci ha lasciato Papa Francesco. Il suo pontificato è stato un messaggio forte di attenzione agli ultimi e ai più deboli. Il mondo perde un grande uomo».
Un semplice quanto sentito “Riposa in pace” con un cuore, il messaggio del sindaco di Grottazzolina, Alberto Antognozzi. Per la sindaca di Monterubbiano, Meri Marziali «non è morto solo il Papa. È morto un gigante del nostro tempo e di questo secolo. Ci mancherai».
«Siamo commossi per la notizia della perdita del nostro Papa Francesco. Abbiamo tanto pregato – il commento del sindaco di Amandola, Adolfo Marinangeli – in questi giorni perché il Signore potesse lasciarlo ancora per un po’ con noi. Preziosa la sua vicinanza, le sue parole, i suoi appelli insistenti tutti volti a confermare la parola Misericordia, Pace Carità, Rispetto per il creato..! L’ultima benedizione di ieri è stato il suo saluto che ha spiegato e confermato tanto e ha risposto ai nostri perché. La sua guida e la sua fede rimarranno per noi un faro di speranza e conforto. Che la Sua Santità possa essere per tutti noi un faro di consolazione nella fede e nell’amore di Dio».
«È con profondo dolore e sincera commozione che apprendiamo della scomparsa di Sua Santità Papa Francesco, guida spirituale e umana di valore straordinario – dichiara in una nota il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano – Ricordiamo con commozione – aggiunge – il suo instancabile impegno per la pace, la sua profonda umiltà che ha toccato i cuori di milioni di persone in tutto il mondo, testimoniata anche nella giornata di ieri, dove nel giorno di Pasqua ha desiderato essere tra la gente per ricevere l’abbraccio cristiano. La scomparsa di Papa Francesco lascia un vuoto incolmabile, ma la sua eredità di amore, misericordia e impegno per il dialogo tra culture e popoli continuerà a ispirare il nostro cammino. Egli è stato un faro di speranza, un costruttore di ponti, un esempio di dedizione al prossimo. Esprimiamo la nostra profonda gratitudine per il suo servizio e ci uniamo in preghiera con la Chiesa Cattolica e tutti i fedeli», conclude.
(in aggiornamento)
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