Riparte la stagione balneare con qualche nodo da scogliere. Montagnoli (Sib): «Chalet a pieno regime da fine maggio»

PORTO SAN GIORIGO - A riaprire per primi sono stati gli chalet che fanno anche ristorazione. Gli altri hanno iniziato le manutenzioni ordinarie per essere operativi da metà maggio. Nel frattempo è partita anche la pulizia della spiaggia da parte del Comune. Le festività di Pasqua non hanno influito sulla decisione della maggior parte degli operatori di tenere ancora chiuse le strutture.

di Sandro Renzi

A riaprire per primi sono stati gli chalet che fanno anche ristorazione. Gli altri hanno iniziato le manutenzioni ordinarie per essere operativi da metà maggio. Nel frattempo è partita anche la pulizia della spiaggia da parte del Comune con qualche slittamento e qualche disagio nel cronoprogramma dettati dal maltempo. Le festività di Pasqua non hanno influito sulla decisione della maggior parte degli operatori di tenere ancora chiuse le strutture. I nodi da sciogliere sono peraltro gli stessi dell’anno precedente. Solo un pò di chiarezza ha contribuito a farla il Ministero delle infrastrutture stabilendo che la stagione balneare inizierà in tutta Italia il 17 maggio e finirà il 21 settembre. Stop quindi al calendario delle regioni. In questi quattro mesi sarà obbligatorio attivare il servizio di salvataggio con assistenti bagnanti.

Ed è questo il primo nodo. «E’ in corso un’interlocuzione con Regione, enti locali e Capitaneria -spiega Romano Montagnoli, presidente regionale del Sib – per trovare una soluzione. Quest’anno infatti il ricambio in seno agli assistenti bagnanti è minimo e molti di loro sono in età scolastica, quindi a maggio e a settembre non potranno garantire la loro presenza. Trovare e formare nuove figure non è semplice, anche l’età massima richiesta è stata abbassata».

Montagnoli è critico rispetto a queste novità. «Che senso ha parlare di destagionalizzazione se poi non abbiamo il servizio di salvataggio disponibile perché manca il personale?». Fino a settembre 2025 resteranno validi i brevetti in essere fino allo scorso anno, così sospendendo il requisito della maggiore età, ma la questione resta assolutamente aperta. Altro nodo riguarda la raccolta dei rifiuti durante la stagione estiva. «Il servizio può essere ottimizzato -prosegue Montagnoli- e di questo parleremo con l’Amministrazione. Come operatori riteniamo anche che si possa fare di più per rendere decorosa la spiaggia». Terzo nodo a cui devono fare fronte i balneari è quello del personale. Si tratta di un problema annoso. «Qualche ragazzino a dire il vero si è affacciato anche al mio chalet per chiedere un lavoro stagionale, ma spesso le nostre esigenze non si incrociano con le loro richieste. E trattandosi di lavori stagionali, che hanno una durata media di tre mesi, gioco forza si trovano solo ragazzini e ragazzine in età scolastica o ai primi anni dell’università». Quindi il problema di puntare su personale professionista del settore con anni di esperienza alle spalle resta e resterà.

 

 


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