«Si è tornati a parlare nella seduta di ieri del consiglio comunale della gestione finanziaria del Comune di Fermo sia con il rendiconto di gestione 2024 e con la prima variazione al bilancio di previsione 2025. Il consuntivo 2024 ha registrato ben 52 atti di variazione di cui 6 di competenza consiliare e 42 di giunta, con l’accertamento di una spesa complessiva pari a circa 69,9 milioni di euro contro i 58,4 milioni previsti». Inizia così l’analisi finanziaria delle casse comunali da parte del capogruppo Pd, Sandro Vallasciani.
«Il risultato della gestione 2024 determina un avanzo di 24,1 milioni di euro la cui parte disponibile è di solo 1.337.000 poiché il resto di tale avanzo è costituito da fondi vincolati per 11 milioni, euro 6,7 milioni per il fondo a tutela dei crediti di dubbia esigibilità ed il resto per altri accantonamenti di legge. Nel corso del 2024 alla spesa si è fatto fronte con le somme disponibili degli avanzi precedenti per circa 7,5 milioni. Nel 2024 i maggiori costi energetici hanno impegnato risorse aggiuntive per oltre euro 371.000, mentre la somma per nuovi prestiti è stata di circa 1,7 milioni di euro, di cui almeno 1 milione per asfalti e nuovo manto erboso al campo sportivo di Capodarco. Sempre in tema di mutui la costruzione del Biodigestore darà luogo tra il 2025 e 2026 alla accensione di nuovi prestiti per 9 milioni di euro che determineranno nel corso del corrente esercizio ed in quello successivo la contrazione della spesa corrente per far fronte alle conseguenti rate di ammortamento. I crediti stralciati dal bilancio per la loro difficile esigibilità ammontano a 980.000 euro, e nel corso dell’anno si è ricorso più volte al fondo di riserva per non meno di 175.000 euro. Tra il 2022 ed il 2024 le entrate per oneri di urbanizzazione sono scese di oltre 1 milione di euro e nel 2024 nessuna entrata e pervenuta tramite la prevista vendita di immobili di proprietà».
«Il metodo quanto mai consolidato nel tempo da parte dell’amministrazione comunale di spendere spasmodicamente ogni nuova maggiore entrata accertata senza che ciò sia accompagnato da una benché minima programmazione rischia di rendere tali risorse prive di particolari efficacia o di benefici di più lungo respiro. Ne è un esempio più che calzante la variazione al bilancio di previsione 2025 che in un solo atto accerta e spende non meno di 950.000 euro per distribuirli nei meri capitoli dell’ordinaria amministrazione. La “spendiopatia” patologia di cui è affetta l’amministrazione comunale non è un esempio di buona e oculata gestione finanziaria dell’ente, che dovrebbe programmare con maggiore rigore ed efficacia la gestione delle risorse che si rendono disponibili nel corso dell’esercizio, mirando più ad interventi con benefici strutturali in luogo di quelli spot come è usualmente abituata a fare. Tra il 2021 ed il 2024 Fermo ha perso circa 270 abitanti segno evidente di scarsa attrattività della nostra città, sia in termini di vivibilità per il caro affitti nonché per il lavoro vista l’inesorabile riduzione di aziende ed attività soprattutto commerciali. Forse intervenire su tali fenomeni di disagio con misure appropriate sarebbe più utile a garantire un futuro migliore alla nostra comunità».
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