A Fermo il 25 Aprile tra ricordo e presente. Premiate le scuole

FERMO - Anche quest’anno il capoluogo celebra la Liberazione dal nazifascismo con la tradizionale messa nella Chiesa di San Domenico, seguita dalla deposizione della corona di alloro in ricordo dei partigiani a Palazzo dei Priori. Dopo aver intonato “Bella Ciao”, il corteo si è spostato all’Auditorium San Filippo Neri per la premiazione del concorso “Ada Natali” dedicato alle scuole. Vincitori le terze classi sezioni E ed F di Servigliano e Stefano Nazzaretto del “Montani”.

di Silvia Ilari (foto di Simone Corazza)

Il cielo nuvoloso e la pioggia a tratti non hanno scoraggiato i presenti che questa mattina hanno formato un capannello davanti a Palazzo dei Priori, per poi intonare tutti insieme il canto dei partigiani. Parole cantate anche da chi, in quel momento, si trovava a passare nelle vie limitrofe in quel momento: che la Festa della Liberazione non fosse avvertito come un semplice giorno rosso sul calendario, a Fermo è stato subito palpabile, così come il pensiero di voler attualizzare questa giornata. “Attualizzare” è, infatti, uno dei verbi più utilizzati dagli intervenuti successivamente all’Auditorium San Domenico.

«Non tiriamo mai un sospiro di sollievo. Le mani tese ci siano per la pace, come quelle di chi ha saputo guardare nel volto dell’altro come Gesù, come Papa Francesco» ha detto Paolo Scipioni, presidente della sezione fermana dell’Anpi, ricordando il Pontefice appena scomparso, senza dimenticare di citare Gaza: «Il mondo tace davanti ai massacri in diretta. L’antifascismo non è uno slogan siamo tutti noi».
Per Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo «il 25 aprile non si può ridurre a un ricordo, pensando all’attualità, pensando a Gaza». «Tutti noi abbiamo, in questa giornata, una radice familiare» ha affermato, raccontando la storia del suo bisnonno, messo al confino proprio a Fermo.
Il prefetto Edoardo D’Alascio ha posto l’accento proprio sulla figura di Ada Natali, partigiana e prima sindaca d’Italia, sottolineando il fatto che si dovrebbero ricordare maggiormente le tante donne della Resistenza italiana. Si è poi soffermato sull’importanza del Manifesto di Ventotene, in contrasto coi nazionalismi.

Cita Bobbio, invece. Michele Ortenzi, presidente della Provincia: «Intende la libertà come il valore più importante». Sulla stessa scia, il senatore Francesco Verducci: «Penso ai tanti che ebbero coraggio».
Tra i giovani, parola a Greta Lattanzi della Rete degli studenti medi di Fermo: «Ogni volta che taciamo, tradiamo chi ha combattuto per noi. Per questo per noi la scuola ha un ruolo fondamentale, come portavoce dei valori partigiani».
Al termine degli interventi, sono state premiate con la Costituzione e un viaggio d’Istruzione a Roma per visitare le Fosse Ardeatine e via Tasso, le classi vincitrici. Per le scuole secondarie di primo grado, si sono classificate al primo posto le terze classi sezioni E ed F di Servigliano con un video che raccoglie varie testimonianze, tra cui quella di Manuel Serrano, statunitense internato prima nel campo del paese, poi fuggito sulle montagne a combattere coi partigiani. Nel video i ragazzi hanno utilizzato un mix di immagini girate dal vivo e altre create con l’intelligenza artificiale.
Ha realizzato dei disegni, invece, Stefano Nazzaretto, vincitore per le scuole di secondo grado e studente dell’ITI Montani. Disegni sovrapposti a foto di Fermo, in cui racconta la fuga dai fascisti del partigiano Alvaro Venanzi.

 

 

 

 

 

 


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