«Un 2024 positivo per la Steat, i numeri lo confermano» Ceroni: «L’azienda gode di buona salute» Il punto anche su FrecciaRoma e nuova sede

FERMO – Il presidente Ceroni: «Il nostro utile è di 852 mila euro, con i risultati paghiamo i vecchi debiti. Di recente entrati in servizio 10 nuovi autisti e altri lo faranno entro l’anno. Grandi risultati dal noleggio con conducente. La nuova sede sarà alla Girola, progetto a lungo termine ma area già acquisita. Santa Lucia invece sarà venduta. Siamo molto soddisfatti del servizio FrecciaRoma: numeri in crescita da gennaio: corse ogni tre ore e autobus semipieni»

E’ stato presentato stamattina, in conferenza stampa, l’esercizio relativo all’anno 2024 della Steat, l’azienda di trasporto pubblico locale. Presente l’intero Cda, fresco di conferma, presieduto da Remigio Ceroni che ha colto l’occasione anche per mostrare i numeri relativi al nuovo servizio FrecciaRoma, il collegamento con la Capitale, attivo da gennaio. I numeri presentati e le parole di Ceroni restituiscono l’immagine di «un’azienda senza dubbio in salute che non solo lavora sull’abbattimento dell’indebitamento passato ma che guarda al futuro, pensando alla nuova sede in zona Girola, e che ha appena assunto anche 10 nuovi autisti».

«Un mio ringraziamento personale va all’assembla dei soci che il 31 marzo – le parole del presidente – ha rinnovato fiducia a questo Cda con parere unanime. Abbiamo 21,1 km totali di servizio per ogni abitante, prima eravamo a 18,6 e questa è una grande manna perché significa un numero maggiore di risorse che arrivano. Nel 2024 l’utile di esercizio è stato di 852mila euro, non perdiamo più un milione di euro come in passato. Con i risultati paghiamo i vecchi debiti. Come mai produce un utile la Steat? Perché si è lavorato di più, aumentando il fatturato che è arrivato a 13 milioni e 687mila euro e in prospettiva puntiamo ai 15 milioni di euro nel 2025. Questo aumento costante avviene dal 2022 e tende a salire con un aumento dei chilometri percorsi. Grazie al personale e alle organizzazioni sindacali per questi risultati, senza di loro non saremmo riusciti a fare tanto. Noi lanciamo idee ma servono poi le mani degli autisti e del personale degli uffici. Se si lavora bene i risultati arrivano».

E la precisazione è d’obbligo in merito alla massa debitoria «che Steat aveva e che si sta riducendo in maniera evidente. Non avevamo inventato la cifra dei 10 milioni di euro di debiti, considerando tutti gli oneri bancari. La riduzione è evidenti: dal 2022 al 2024 ne abbiamo rimborsati 4 milioni e quel che resta da pagare è di 5 milioni e 400mila euro circa. Dopo il 2025 le rate del mutuo diventano decisamente più sostenibili, questo dopo quattro anni complicati. Un fatturato di 15 milioni di euro e una parte debitoria di 4 milioni vuol dire essere sostenibili. Chiaramente non abbiamo raggiunto il pareggio, con 5,4 milioni di debito ma gli interessi vanno considerati oltre agli investimenti che abbiamo continuato a fare. Non abbiamo abbattuto oltremodo il debito perché si è investito anche grazie ai 6 milioni di contributo dalla Regione all’interno dei fondi disponibili dallo Stato» concludono dal CdA.
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Poi l’analisi passa ai servizi proposti, tra quelli che restano invariati e quelli che fanno fare il salto di qualità: «Il servizio scuolabus rimane sostanzialmente invariato ma l’utile vero arriva con il noleggio con conducente: nel 2024, 3 milioni 730 mila euro, con aumento di oltre un milione rispetto all’anno precedente. Se facessimo solo Trasporto Pubblico Locale sarebbe difficile. Attraverso il noleggio con conducente si fa profitto e un grazie enorme va al personale, dagli autisti all’officina e agli uffici. Facciamo moltissimo con personale interno ma quando abbiamo un surplus chiediamo aiuto esterno. In questo settore le tariffe le facciamo noi e proponiamo un servizio di alto livello. In tre anni abbiamo portato il personale Steat a 145 unità con 30 autisti assunti a tempo indeterminato e 10 sono in fase di assunzione ora. Il costo del personale è cresciuto fino ai 5,3 milioni del 2024 con 700mila euro di salari accessori, a tutti coloro che ne avevano diritto abbiamo riconosciuto un inquadramento superiore. I mezzi? E’ stato sostituito il 50% della flotta con veicoli a basso impatto ambientale, abbassata la media parco mezzi utilizzati. Cambiati quelli del 2009 e 2008, ne abbiamo in totale 130. Ed è stata inaugurata la stazione di rifornimento bus a Metano a Santa Lucia: costata circa 800mila euro ma resasi necessaria dall’aumento del parco autobus a metano che abbiamo avuto».

Intanto l’attenzione è rivolta anche all’operazione della nuova sede Steat alla Girola dove si prosegue il lavoro in sintonia con il Comune di Fermo: «E’ stata acquistata l’area da 17 mila metri quadri dallo Scatolificio Valtenna, ad un prezzo ottimo. Nel progetto sono previsti 600 metri quadri di uffici, 2000 per l’officina, un parcheggio sarà creato per i dipendenti mentre per gli autobus sono previste sei linee di entrata e sei di uscita. Costi molto alti, in totale circa 10 milioni di euro, quasi tre milioni solo per l’asfaltatura che era assolutamente necessaria. Un impegno molto importante anche sull’area Santa Lucia che dovrà essere dismessa mentre su Porto Sant’Elpidio ci sono altri progetti».

Infine parte fondamentale del lavoro svolto è sulla FrecciaRoma, la linea diretta per la capitale, aperta da inizio anno e i cui numeri stanno dando soddisfazioni: «Ad oggi 11.688 passeggeri, con questa progressione: 35 mila a gennaio, 52 a febbraio, 63 a marzo e finora 77 ad aprile che si deve ancora chiudere. Un servizio che piace ed è in crescita, abbiamo già dei prenotati per il mese di maggio. Un servizio per il quale servono almeno 7-8 autobus e una ventina di dipendenti: non eravamo in grado di togliere questi numero alla normale attività e quindi abbiamo coinvolto un privato. Le nostre condizioni erano 51% e 49% con lo stesso privato e ad accettare è stato Reali, con il quale la collaborazione e i rapporti sono ottimi. Ogni tre ore una corsa va e una rientra, ogni corsa è sempre semi piena piena. Il costo medio è i 27 euro e non porta alcun cambio di prezzo, cambiando l’orario. Da migliorare? La partenza da Civitanova dove non abbiamo sfondato, ma cercheremo una campagna comunicativa migliore».

Roberto Cruciani


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