Benemerenza civica al fermano Savino Marè dal comune di San Ginesio

LE DICHIARAZIONI di Savino Marè: «Ricevere questa benemerenza in questa terra è per me motivo di grande orgoglio. San Ginesio è un borgo che merita visibilità e apertura al mondo. Questo riconoscimento mi motiva a continuare su questa strada, al servizio del dialogo e della cultura»
Il Comune di San Ginesio nei giorni scorsi ha conferito un prestigioso attestato di civica benemerenza a Savino Marè, in riconoscimento del suo «costante impegno nella valorizzazione del territorio marchigiano e nella promozione di rapporti internazionali basati sulla cultura, l’amicizia e la cooperazione tra popoli».
La cerimonia si è svolta presso la sala consiliare del municipio, alla presenza del sindaco Giuliano Ciabocco, degli assessori Francesco Paletti e Giordano Saltari , dei consiglieri Sara Petetta e Leonardo Campugiani, della segretaria comunale.
Il riconoscimento è stato consegnato a Savino Marè nel contesto della firma del patto di amicizia tra il Comune di San Ginesio e il Comune di Cota (Colombia), iniziativa nata proprio da una sua proposta e concretizzatasi grazie all’azione congiunta dell’Amministrazione Ginesina e delle autorità colombiane.
«Con questa benemerenza – ha dichiarato il sindaco Giuliano Ciabocco – intendiamo ringraziare pubblicamente Savino Marè per la sua dedizione alla promozione culturale e per l’energia con cui ha saputo rappresentare San Ginesio e le Marche nel mondo»
Originario di Fermo, Savino Marè, da anni si fa promotore di iniziative che mettono in relazione territori italiani con realtà internazionali, costruendo ponti umani e culturali attraverso la scrittura, i media e l’attività culturale. Già nel 2023 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli aveva concesso l’onorificenza a Cavaliere della Repubblica Italiana.
«Ricevere questa benemerenza in questa terra – ha dichiarato Marè – è per me motivo di grande orgoglio. San Ginesio è un borgo che merita visibilità e apertura al mondo. Questo riconoscimento mi motiva a continuare su questa strada, al servizio del dialogo e della cultura».

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