Presentata in Regione ‘Dae Marche’, l’app che salva vite

SALUTE - Il funzionamento è semplice ed efficace: quando viene segnalato un arresto cardiaco al 112, i cittadini registrati sull’app Dae Marche ricevono una notifica sullo smartphone e, con un semplice clic su “Posso intervenire”, possono attivarsi per prestare il primo soccorso.

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Un momento della conferenza

Una nuova tecnologia per salvare vite è da ieri operativa nelle Marche. Si chiama ‘Dae Marche’ ed è l’applicazione che consente di attivare immediatamente i cittadini formati come First Responder in caso di arresto cardiaco.
L’app è stata presentata ieri mattina nella sede della Regione Marche, a Palazzo Raffaello, alla presenza del vicepresidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, del direttore dell’Agenzia Regionale Sanitaria Flavia Carle, del direttore del Dipartimento Salute Antonio Draisci e del dirigente del Settore Sistema Integrato delle Emergenze Andrea Fazi.

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Una postazione Dae

Il funzionamento è semplice ed efficace: quando viene segnalato un arresto cardiaco al 112, i cittadini registrati sull’app Dae Marche ricevono una notifica sullo smartphone e, con un semplice clic su “Posso intervenire”, possono attivarsi per prestare il primo soccorso. Guidati telefonicamente dagli operatori della Centrale Operativa 118, i First Responder raggiungono il defibrillatore più vicino e iniziano le manovre di rianimazione in attesa dei soccorsi.
«Con questa App promuoviamo la realizzazione di una vera e propria rete salvavita che coinvolge attivamente i primi soccorritori attraverso la tecnologia – ha dichiarato Saltamartini -. Si tratta di un lavoro straordinario fatto dagli uffici che consente di utilizzare i defibrillatori in condizioni di emergenza e che mette insieme le associazioni di volontariato, il sistema sanitario pubblico ed i cittadini”, ha aggiunto. “Non solo medici, infermieri, esperti in rianimazione, personale delle organizzazioni di volontariato, ma chiunque abbia svolto un corso o si sia documentato tramite l’e-learning dell’app può mettersi a disposizione della comunità».
Secondo i dati illustrati, al 31 dicembre 2024 sono oltre 73 mila i cittadini già formati tramite la piattaforma regionale. «E’ una quota veramente ingente che testimonia il grande lavoro compiuto in termini di formazione e di coinvolgimento della comunità», ha concluso Saltamartini.

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Una postazione Dae in piazza Diaz

Anche Flavia Carle ha evidenziato l’importanza del progetto. «L’arresto cardiaco è una patologia tempo-dipendente, e proprio per questo l’aiuto dei cittadini può risultare decisivo». Carle ha spiegato che l’app è stata sviluppata confrontandosi con altre regioni italiane per rendere il sistema ancora più efficiente: «Dare a ogni cittadino la possibilità concreta di salvare una vita rappresenta un passo fondamentale verso una società più sicura e solidale».
Nel suo intervento, Andrea Fazi ha detto che nelle Marche sono attualmente censiti circa 2.500 defibrillatori Dae e ribadito che la formazione dei First Responder è iniziata già nel 2018, coinvolgendo migliaia di cittadini. Significativa anche la partecipazione delle organizzazioni di volontariato e dei direttori delle centrali operative 118, che hanno sottolineato l’utilità pratica dell’app.
Ogni anno una persona su mille è vittima di un arresto cardiaco. Se un defibrillatore viene utilizzato entro 3-5 minuti, la sopravvivenza può aumentare fino al 70%; senza un intervento rapido, invece, le possibilità si riducono drasticamente ogni minuto che passa.

Per diventare First Responder è sufficiente scaricare l’app (già disponibile gratuitamente su Play Store e Apple Store) e registrarsi. La formazione alle manovre rianimatorie e all’uso del Defibrillatore (Blsd) è raccomandata, ma non è obbligatoria.
Per supporto o chiarimenti, è possibile contattare il Settore Sistema Integrato delle Emergenze al numero 071 8068026 o via email all’indirizzo dae@regione.marche.it


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