FURTI – L’analisi dei dati a disposizione della Polizia di Stato mostra un incremento delle chiamate al 112 e delle denunce per i furti in abitazione occorsi durante i lunghi periodi di assenza per le ferie estive. Ma non solo
FERMO – Il caso politico è l’esclusione di Pisana Liberati, i conti non tornano in Fdi, Calcinaro e il suo capogruppo Tramannoni avanti col minimo sforzo
VOTO L’analisi dell’ex sindaco di Monte Vidon Combatte: «Come si può pensare di affrontare le necessarie battaglie per una sanità in affanno, per una viabilità che è ferma a promesse ancora non mantenute (Pedemontana, Mezzina, Valdaso, Valdete, Valtenna etc.) trascurando o meglio ancora umiliando parte del territorio. Spero solo che questo atteggiamento di presunzione sia stato il frutto di un mancato ragionamento sul futuro ed anche sul presente: come possiamo lamentarci di essere la provincia più trascurata perché la più piccola quando poi all’interno di essa si adotta lo stesso sistema? Forse però mi illudo, ma insieme a me tante tante altre persone, che il tempo della politica esista ancora»
L’ANALISI del consigliere regionale FdI. Sulla protesta di alcuni sindaci della montagna: «Purtroppo una legge del genere non garantisce rappresentatività equa. I sindaci hanno fatto bene a stigmatizzare questo fatto. Ma forse, se fossero andati a votare, magari avrebbero potuto scegliere Pisana Liberati (non entrata per 160 punti) che tanto ha fatto proprio per la montagna. Si è impegnata senza sosta per evitare l’accorpamento delle scuole nei piccoli Comuni. Se i sindaci avessero votato, forse ora avrebbero una consigliera che tanto si è spesa per il territorio montano. E poi ho visto che ad Amandola (il sindaco Adolfo Marinangeli ha dichiarato apertamente che non sarebbe andato all’urna) due consiglieri di maggioranza hanno votato per la lista del Pd. E’ evidente che non hanno seguito le indicazioni del primo cittadino. Mi dispiace che una parte della sua maggioranza non l’abbia ascoltato»
VOTO – Si confermano i pronostici a favore del centrodestra all’elezioni del consiglio della provincia di Fermo, nonostante la sorpresa dell’esclusione tra gli eletti di Pisana Liberati. La lista “provincia inclusiva” con all’interno anche il primo cittadino del capoluogo Paolo Calcinaro ottiene 8 posti, 2 quelli alla lista di centrosinistra “Intesa per la provincia”
I DATI e le percentuali dei votanti
SATIRA – Alcuni sindaci della zona interna, oltre a non votare, hanno annunciato il passaggio alla cucina maceratese: «Prossimo passo l’utilizzo di termini come “ello” o “marguttu”»
ELEZIONI – Moreno Bellesi, coordinatore provinciale di Italia Viva nel Fermano: «Certe volte viene voglia di proporre al presidente della Provincia di restituire la fascia al Prefetto. Quest’ultima tornata elettorale ne mostra le ragioni: si discute di tutto meno che di qualche straccio di programma da realizzare. Quello non importa, più importanti sono le candidature ed i successivi ruoli del nulla. Ci vorrebbero personaggi visionari come Elvezio Serena con la sua metropolitana di superficie mare-monti, Massimo Valentini con le sue proposte su autostrada e ferrovia, Alberto Palma con le sue idee sullo sviluppo economico e territoriale, un Francesco Trasatti con le sue idee nel campo della cultura per rivitalizzare la Provincia, e diversi altri che avrò occasione di citare in seguito, perché un seguito ci sarà, non si può andare avanti così»
INFRASTRUTTURE – Il presidente della fondazione San Giacomo della Marca: «Si ripropone l’ipotesi di valutare l’alternativa progettuale di una nuova autostrada arretrata a 4 corsie da Porto Sant’Elpidio sino al collegamento con l’A24 con l’attiguo passaggio della nuova linea ferroviaria, ipotesi proposta da tempo da noi e da molti altri, tra cui il presidente dell’Istao Baldassarri che parteciperà al nostro convengo del prossimo 11 ottobre al Teatro di Porto San Giorgio. Ipotesi che sostituirebbe la realizzazione della programmata Mezzina che sarebbe allo scoperto e pertanto molto più impattante ambientalmente di un intervento congiunto autostrada/ferrovia che in buona parte potrebbe essere interrato»
I CONSIGLIERI regionali del Partito Democratico tuonano: «Ingiustizia che crea una profonda divisione territoriale. Il sud delle Marche ha sofferto maggiormente negli ultimi anni le calamità naturali»