NOVITA’ – A renderlo noto è il commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli dopo l’incontro con il sindaco Gianmario Borroni, avvenuto proprio nel comune del Fermano affacciato lungo la Valdaso
MONSAMPIETRO MORICO – riapertura della Chiesa di S. Francesco di Monsampietro Morico, chiusa dopo il sisma del 2016. Alla riconsegna al culto ha partecipato direttamente l’arcivescovo di Fermo, monsignor Rocco Pennacchio che, insieme al parroco ed al padre provinciale dei frati, padre Simone, ed allo storico padre Ferdinando Campana, ha reso ancor maggiore la spiritualità che ha unito la comunità monsampietrina che tanto fremeva per la restituzione della Chiesa.
RICOSTRUZIONE – Dall’Ufficio stampa del commissario alla Ricostruzione: «Al termine dei lavori verrà dunque restituita piena funzionalità anche al “Centro d’Interpretazione Territoriale dell’Ecomuseo della Valle dell’Aso” ospitato in loco, il tutto puntando alla salvaguardia ed al recupero degli elementi di pregio della torre. La torre, che ha un’altezza media di 15 metri, rappresenta un esempio di costruzione militare a pianta pentagonale e ricopriva il ruolo di mastio o torre di avvistamento del castello di Ortezzano, a completamento della cinta muraria di cui era parte (siamo con tutta probabilità nel XIV secolo). Grazie alla sua altezza, garantiva un’ampia visuale sulla Valle dell’Aso».
MONSAMPIETRO MORICO – L’evento è in programma per giovedì 25 aprile 2024 ore 16.30
FERMO – Il commissario alla Ricostruzione, Guido Castelli: «Restituiamo un altro luogo solenne alle comunità del sisma – conferma il commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli -. Il lavoro che stiamo portando avanti con l’Ufficio Speciale Ricostruzione e la Regione guidata dal presidente Acquaroli è imponente, impegnativo ma costante e passa anche attra verso la riapertura dei nostri beni di edilizia religiosa»
L’ANNUNCIO del commissario straordinario alla ricostruzione che ha preso carta e penna, e ha scritto ai sindaci del cratere per «rassicurarli circa alcune malevoli (quanto infondate) interpretazioni fatte circolare sul 110% da parte di alcuni detrattori del Governo. l 110 nella ricostruzione andava mantenuto ma resta macchinoso, richiede plafond bancari difficili da reperire e, terminando nel 2025, non garantisce i terremotati dei Comuni più devastati»
SISMA – Il commissario Guido Castelli: «Anche in questo nuovo Decreto legge sul 110% le ragioni del cratere sono state rispettate. Ho personalmente rappresentato al governo le esigenze del cratere e la certezza di non essere lasciato solo»
I VERTICI fermani di Cna: «In mancanza del testo definitivo del provvedimento, attendiamo i necessari correttivi per riequilibrare una situazione che mette ancora una volta i bastoni tra le ruote a chi ogni giorno vuole fare impresa in Italia. Per noi si tratta di una decisione incomprensibile, che il ministro definisce dovuta, a tutela dei conti pubblici ma nella sostanza il provvedimento colpisce interventi dall’elevato valore sociale e limitato impatto sui conti pubblici»
TOCCA ora al sindaco Vallesi e alla sua amministrazione correre ai ripari: «Con l’Usr abbiamo redatto un verbale di somma urgenza, per la messa in sicurezza. In seguito dovremo riappaltare l’opera. Valuteremo se agire penalmente». In compenso, entro fine mese è prevista la riapertura della “Fessa”, il caratteristico canyon, meta di molte escursioni
FERMO – A Tipicità il convegno sulla ricostruzione. Il Commissario, Guido Castelli: «Dobbiamo fare in modo che nel mentre si costruiscono le case, queste un domani non rimangano vuote per effetto dello spopolamento»